IO, ARLECCHINO

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Italia, 2014 Regia Giorgio Pasotti, Matteo Bini Interpreti Giorgio Pasotti, Roberto Herlitzka, Valeria Bilello, Lunetta Savino, Lavinia Longhi, Gianni Ferreri, Massimo Molea, Eugenio De’ Giorgi Sceneggiatura Maurice Caldera, Matteo Bini Produzione Nicola Salvi, Elisabetta Sola Distribuzione Microcinema Durata 1h e 30′

In sala dall’

11 giugno

Paolo, noto conduttore di un talk show televisivo pomeridiano, viene raggiunto a Roma da una telefonata che gli comunica che il padre Giovanni è stato ricoverato in ospedale. Costretto a tornare nel piccolo villaggio medievale di Cornello del Tasso, in provincia di Bergamo, Paolo scopre che il padre è gravemente ammalato. Giovanni, ex attore teatrale e famoso Arlecchino, manifesta il desiderio di voler spendere gli ultimi mesi della sua vita continuando a recitare con la piccola compagnia teatrale del paese, mettendo in scena spettacoli di Commedia dell’Arte.

Esordio alla regia per Giorgio Pasotti, anche interprete, che insieme a Matteo Bini imbastisce una favola moderna e corale su un piccolo mondo antico e incontaminato, dove il tempo sembra essersi fermato. L’idea è quella di recuperare il passato e la tradizione con lo sguardo volto al futuro, e la maschera di Arlecchino, simbolo di vitalità e rinascita, energia e capacità di reinvenzione, non è casuale. Il ritorno alle proprie radici rimetterà le ali a un uomo alla ricerca della propria identità tra il luccichio di una tv vuota e volgare e la forza della Commedia dell’Arte capace di (s)mascherare vizi e virtù, in un percorso che vedrà impegnati padre e figlio, così lontani, incredibilmente vicini. Ottimi Roberto Herlitzka, Lunetta Savino e Gianni Ferrari, stonato il personaggio di Mauro che sembra una caricatura di quelli interpretati da Mauro De Francesco. La struttura narrativa semplice e lineare procede senza troppi inciampi, ma anche senza particolari invenzioni. Peccato che l’unico guizzo arrivi solo nel pre-finale.

Alessandra De Luca