In sala dal 23 maggio 2024 distribuito da Europictures, Io e il Secco, film di Gianluca Santoni interpretato da Andrea Lattanzi, Francesco Lombardo, Barbara Ronchi, Andrea Sartoretti e Swamy Rotolo.
IL FATTO
Denni ha dieci anni e una missione da compiere: salvare sua madre dalla violenza di suo padre. Ma da solo non può farcela e, in una strana periferia in riva al mare che alterna sapori del litorale romano ad altri, tipici del Delta del Po, decide di chiedere aiuto a una sorta di killer. Ma il Secco più che un criminale è uno sbandato dal disperato bisogno di soldi. Eppure, da quell’incontro nascerà un’energia capace di cambiare le cose.
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L’OPINIONE
Quando il nostro cinema si ricorda che uno dei modi migliori per realizzare e proporre storie interessanti e coinvolgenti è quello di ritrarre la realtà che ci circonda con curiosità, sensibilità, misura, attenzione, onestà, immediatamente avviene il piccolo miracolo di ritrovarsi immersi in una vicenda capace di arricchirci, offrendoci punti di vista nuovi, e brani di umanità autentica. È ciò che accade in Io e il Secco, dove tutto è credibile, anche l’incredibile, ed è impossibile non tifare per il piccolo e determinato Francesco Lombardo che crede molto meno della madre alle promesse del padre di non alzare più le mani su di lei. In quei luoghi che non sembrano costruiti per dare speranza, Santoni dirige con grande efficacia un gruppo di attori bravissimi a fare da spalla al ragazzo: Andrea Lattanzi, innanzitutto, profondamente umano e… romano, e poi Barbara Ronchi, ancora una volta strepitosa per la capacità di centrare il registro più adatto. E poi Andrea Sartoretti, oltre alla rediviva Swamy Rotolo. Il risultato è un film da vedere, non a caso premiato da Alice nella città all’ultima Festa del Cinema di Roma e che ha saputo valorizzare la storia originale da cui è tratto, vincitrice del Premio Solinas.
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Per restare nel solco di vite difficili di giovani madri alle prese con uomini violenti, il film italiano più rilevante degli ultimi anni è ancora Fortunata, di Sergio Castellitto, che nel 2017 valse a Jasmine Trinca un premio a Cannes nella sezione Un Certain Regard.