Io sono nessuno – Recensione

Nei cinema italiani, a partire dal 1 luglio, "Io sono nessuno" con Bob Odenkirk, Connie Nielsen, Christopher Lloyd e Aleksey Serebryakov

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lL FATTO – Hutch Mansell (Odenkirk) è un signor Nessuno, uomo fin troppo pacifico, umiliato sul lavoro e ignorato dalla moglie Becca (Nielsen). Le giornate sempre uguali scorrono in maniera monotona fino a quando due ladruncoli irrompono una notte in casa e lui non reagisce, sperando di evitare guai peggiori alla famiglia. Questo allontana ulteriormente, oltre alla moglie, anche il figlio adolescente Blake (Gage Munroe), entrambi lo ritengono un pavido e un perdente e ora solo la piccola Sammy (Paisley Cadorath) continua a mostrare affetto per il padre. Hutch però è giunto a saturazione e così finisce per sfogare tutta la rabbia repressa difendendo una ragazza molestata sull’autobus da un gruppo di bulli, dimostrando inaspettate doti di combattimento e dando il via a un’imprevedibile escalation di violenza che rivela il suo passato e cambierà per sempre la sua vita e quella della sua famiglia.

L’OPINIONEBob Odenkirk l’irresistibile avvocato truffaldino e caotico Jimmy McGill, che in Better Call Saul diventa Saul Goodman, rinnegando il nome di famiglia e che avevamo già amato nello stesso ruolo in Breaking Bad (serie precedente nella messa in onda, ma successiva nella cronologia della storyline del personaggio) è un grandissimo attore comico e autore di sceneggiature di commedie e serie tv fin dal 1987. Che Odenkirk, a cinquantotto anni compiuti, abbia saputo trasformarsi in un credibile action-hero, capace di effettuare da solo praticamente tutti gli stunt negli elaborati corpo a corpo cui lo ha obbligato l’anfetaminico regista Ilya Naishuller (Hardcore!) è un merito ulteriore di questo attore troppo poco utilizzato nel cinema statunitense.

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Con l’abituale senso dell’umorismo Odenkirk ha raccontato la sofferenza del sottoporsi a due anni di intenso training fisico per raggiungere l’invidiabile forma del personaggio, salvo puntualizzare che ancora più difficile è stato rinunciare alla dimensione ironica della recitazione. In realtà, al netto dei massacri messi in scena da Hutch, c’è fortunatamente una vena ironica che pervade la narrazione, rendendo il film una delle più belle sorprese dell’anno.

SE VI È PIACIUTO GUARDATE ANCHE – Il modello evidente sono i film noir classici degli anni ’70, quando gli eroi d’azione erano Charles Bronson diventato Giustiziere della Notte e Clint Eastwood che sparava con la 44.Magnum dell’Ispettore Callaghan, meno evidente, ma ugualmente presente, l’affinità con Mr. Incredible quando, come Bob Parr, nasconde i suoi superpoteri all’inizio degli Incredibili (2004) di Brad Bird.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
io-sono-nessuno-recensionelL FATTO – Hutch Mansell (Odenkirk) è un signor Nessuno, uomo fin troppo pacifico, umiliato sul lavoro e ignorato dalla moglie Becca (Nielsen). Le giornate sempre uguali scorrono in maniera monotona fino a quando due ladruncoli irrompono una notte in casa e lui non...