John Wick 4, la recensione

Dal 23 marzo al cinema con 01 Distribution il quarto capitolo sullo spietato killer interpretato da Keanu Reeves

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John Wick è tornato. E picchia, spara e accoltella, come se non ci fosse un domani. E’ una maratona adrenalinica e martellante quella che ci accompagna per tutte le 2 ore e 49 minuti di questo quarto capitolo, ancora diretto da Chad Stahelski, e ovviamente interpretato da Keanu Reeves, che in Wick ha trovato il suo più forte alter ego dai tempi del Neo di Matrix. 

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IL FATTO

Lo avevamo lasciato “scomunicato” e malconcio dopo una caduta chilometrica dall’Hotel Continental che avrebbe ucciso anche Braccio di Ferro sotto steroidi, eppure il nostro killer taciturno è ancora là, pronto a tirare i pugni (senza un dito) ad un sacco di boxe scandendo i colpi a suon di campane e a fare quello che gli riesce meglio: uccidere chiunque provi ad ucciderlo. Stavolta la taglia sulla sua testa è la più alta di sempre. Gliel’ha messa il Marchese Vincent de Gramont (un cattivissimo, e ancora un po’ nei panni di Pennywise, Bill Skarsgård), membro francese della Gran Tavola che non si fa scrupoli ad ottenere ciò che vuole, ovvero eliminare anche la sola idea di John Wick. Nella sua missione per la libertà, Wick si ritrova catapultato in giro per il mondo, tra la Giordania, il Giappone, New York, Berlino e Parigi, dove incrocerà il suo cammino con vecchi (e pochi) amici e nuovi (e tanti) nemici.

Laurence Fishburne torna nei panni di Bowery King e Ian McShane in quelli di Winston Photo Credit: Murray Close

L’OPINIONE

Bastano poche righe per descrivere la trama di JW4, ridotta volontariamente al minimo dagli sceneggiatori Shay Hatten e Michael Finch per lasciar spazio (ampissimo spazio, lungo quasi 3 ore) ad un susseguirsi continuo di sequenze d’azione, sparatorie e inseguimenti pensati per ogni luogo e situazione. Coreografie visivamente incredibili che esaltano l’impeccabile lavoro di stunts per il quale il franchise di Stahelski era già ben noto, ma che questa volta alza ancora di più l’asticella raggiungendo un limite forse ineguagliabile al momento. Da ex artista marziale e stuntman (lo è stato di Keanu Reeves in tantissimi suoi film) Stahelski ama mostrare i corpi in movimento, mentre ruotano, si librano e cadono nello spazio. Ed è altresì evidente il suo apprezzamento per la logica e lo stile da videogioco, che ben si adatta ai film di John Wick, conditi da missioni secondarie e incontri con mini-boss che sembrano usciti direttamente da un gioco (quello nella discoteca di Berlino in particolare modo).

Se da un lato è bene sottolineare l’ineccepibilità e la perfezione stilistica dell’azione, che, lo ripetiamo, è quanto di meglio mai visto nel cinema action contemporaneo, l’altro lato della medaglia vede in questo incessante fiume di calci, pugni e spari, un effetto stordente e paralizzante, che più che appagare può finire per annoiare. E’ il gioco di John Wick, una fiaba cupa con un’azione portata allo sfinimento, come quella a cui assistiamo negli ultimi lunghissimi 50 minuti ambientati a Parigi, sui gradini di Montmartre, in attesa che il nostro eroe riesca a raggiungere le SacréCœur dove lo aspetta il combattimento finale. E se quello sarà l’ultimo in cui potremo ammirare Keanu Reeves nel suo impeccabile e mai scalfito smoking nero, non ne siamo sicuri, seppur un’idea ce la siamo fatta. Ciò che è certo è che il Wickverse è ancora ben che aperto, come testimoniano i due imminenti progetti in arrivo, tra cui lo spin-off Ballerina con Ana de Armas e la serie The Continental. 

Keanu Reeves in John Wick 4. Photo Credit: Murray Close

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I tre precedenti capitoli, ovviamente, John Wick (2014), John Wick – Capitolo 2 (2017) e John Wick 3 – Parabellum (2019), ma anche tutto il cinema legato alle arti marziali, da  Jackie Chan a Bruce Lee.

RASSEGNA PANORAMICA
VOTO
john-wick-4-la-recensioneJohn Wick è tornato. E picchia, spara e accoltella, come se non ci fosse un domani. E’ una maratona adrenalinica e martellante quella che ci accompagna per tutte le 2 ore e 49 minuti di questo quarto capitolo, ancora diretto da Chad Stahelski, e...