MAZE RUNNER – LA FUGA

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Maze Runner: The Scorch Trials, USA, 2015 Regia Wes Ball Interpreti Dylan O’Brien, Thomas Sangster, Kaya Scodelario, Aidan Gillen, Ki Hong Lee, Giancarlo Esposito, Distribuzione 20th Century Fox Durata 1h e 31′ 

In sala dal 

15 ottobre

Li avevamo lasciati che erano appena evasi dal labirinto prigione in cui erano stati misteriosamente collocati e raccolti da una altrettanto oscura organizzazione, detta WCKD. Ma se Thomas e i suoi amici pensavano di essere in salvo han fatto male i conti. Il centro accoglienza si rivela una specie di carcere-ospedale in cui si fanno strani esperimenti. La fuga è l’unica soluzione, già ma dove? Comincia così un viaggio estremamente pericoloso, tra zombi, umanità degradata e inferocita, tempeste di sabbia, metropoli in macerie.

Tra tutte queste serie (fanta o horror) per teenager che stanno impazzando in queste stagioni (ma la sensazione è che il vento sia cambiato), quella di Maze Runner dalla trilogia (3 is the perfect number!) di James Dashner è una delle più intriganti (ma ci dicono che questo secondo episodio diverga molto dal libro). Non per la struttura e per quel che mostra – siamo in una storia di formazione che mescola il post apocalittico con la rivolta antiautoritaria, l’orrore alla Walking Dead con la fantascienza distopica – quanto per la cura con cui Wes Ball (esperto di effetti speciali nonché responsabile del primo episodio) ha dato compattezza scenografica e atmosfere ai vari capitoli-stazione. Tutto sommato l’adrenalina pompa e l’attenzione si desta quando si costruisce l’action sulle varie fobie contemporanee (la paura dell’ignoto, del buio, del vuoto, l’agorafobia) e il mistero riesce a infittirsi, in attesa della soluzioen che verrà col terzo capitolo in lavorazione. Il cast è compatto, forse poco appariscente nei suoi protagonisti, corretti ma scialbi, a cui si aggregano professionisti adulti di nome e spessore (Aidan Gillen, Barry Pepper, Lili Taylor). D’altra parte Maze Runner funziona nella sua coralità, difficile che trasformi i suoi eroi dalla faccina pulita (anche se qualcuno sa tradire, sia pur per nobili motivi e Dylan O’Brien/Thomas si è già fatto conoscere per la serie Tv Teen Wolf) in luminosi divi in ascesa come è successo per Daniel Radcliffe, Emma Watson (ma, a proposito, Rupert Grint che sta facendo?) o Robert Pattinson e Kristen Stewart.

Massimo Lastrucci