PECORE IN ERBA

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Id., Italia, 2015 Regia Alberto Caviglia Interpreti Davide Giordano, Anna Ferruzzo, Bianca Nappi, Mimosa Campironi, Lorenza Indovina, Omero Antonutti Distribuzione Bolero Durata 1h e 27′ 

In sala dal

01 ottobre

Luglio, 2006. Leonardo Zuliani è scomparso. La notizia partita da Trastevere è diventata una vera e propria emergenza nazionale e un folto gruppo di seguaci si accalca davanti alla casa del giovane. La madre è disperata, il quartiere paralizzato. La tv parla solo di lui, le autorità esprimono la loro solidarietà alla famiglia. Genio della comunicazione, fumettista e scrittore di successo, stilista visionario e attivista per i diritti civili di chi come lui intende esprimere liberamente il proprio antisemitismo in un paese dove l’odio contro gli ebrei è ormai ampiamente sdoganato. Ma chi è veramente Leonardo?

Al suo esordio alla regia di un lungometraggio, il trentunenne romano Alberto Caviglia, in concorso nella sezione Orizzonti dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, sceglie un mockumentary, un falso documentario cioè, per affrontare il tema dell’antisemitismo con il linguaggio della satira. Per far questo chiama a raccolta un cospicuo numero di illustri “complici” – De Bortoli, Canova, Sgarbi, Freccero, Fazio, Mentana, De Cataldo, Gipi, Linus, Elio, Augias – perché lo spettatore stia al gioco. Il gioco, che si nutre del tipico humor ebraico, non supporta la durata di quasi un’ora e mezza, ma è intelligente, funziona e un personaggio così estremo come Leonardo, interprete e portavoce di una realtà distorta e inventata, è lo strumento perfetto per mettere in ridicolo ipocrisia, malafede, la falsità di atteggiamenti collettivi e la follia di un’ideologia ancora così radicata nella cultura moderna. Tra le trovate linguistiche più geniali ci sono senza dubbio alcuni titoli della filmografia antisemita come Forni felici, Arrendetevi, siete circoncisi, In fretta e Führer, Il giorno del prepuzio, Il rabbino suona sempre due volte, Natale a Birchenau.

Alessandra De Luca