SE PERMETTI NON PARLARMI DI BAMBINI!: LA RECENSIONE

0

Separato dalla moglie, Gabriel dedica tutta la propria vita alla figlia Sofia, otto anni, tanto che si rifiuta persino di intrecciare una nuova relazione sentimentale. Il rapporto tra i due viene scosso dall’arrivo di Vicky, ex compagna di liceo, ora una donna bellissima, un tempo amore platonico di Gabriel. La loro sembra essere una storia d’amore perfetta, ma lei ha un’unica richiesta, quella di non avere bambini tra i piedi. Così quando Gabriel chiede a Vicky se ha figli, lui non ha il coraggio di dirle la verità. Da quel momento l’esistenza dell’uomo diventa molto complicata, piena di bugie e stravaganti sotterfugi.

Divenuto in Argentina un vero e proprio caso cinematografico, la romantica commedia degli equivoci diretta da Winograd ruota intorno a un’idea tanto esile quanto efficace. Il cuore del film sta infatti nelle rocambolesca strategia che il protagonista (Diego Peretti) adotta per cancellare dalla propria vita le tracce della figlia Sofia (Guadalupe Manent) e rassicurare la sua fidanzata Vicky (Maribel Verdú) allergica ai bambini. La casa di Gabriel subisce infatti costanti modifiche a seconda che ospiti Sofia o Vicky, fino a che un incidente porterà a galla la verità anche sui pargoli, che non sono poi così male. Perché in un mondo di adulti sconvolto da insicurezze, fragilità e passi falsi, a tenere le fila della situazione è proprio la piccola Sofia, che in quanto a buon senso ha molto da insegnare a tutti. La regia non offre spunti interessanti e il tasso di zuccheri dell’inevitabile happy end è altissimo, ma il film si lascia guardare con piacere, chiamando a bordo anche il pubblico dei bambini.