In sala dal 1 maggio con 01 Distribution Sei fratelli, il nuovo film di Simone Godano con un grande cast corale composto da Riccardo Scamarcio, Adriano Giannini, Gabriel Montesi, Valentina Bellè, Claire Romain, Mati Galey, Linda Caridi e Gioele Dix.
IL FATTO
Manfredi Alicante (Gioele Dix), libero e avventuroso viveur, tre volte marito e padre di figli sparsi tra l’Italia e la Francia, si toglie la vita dopo aver scoperto di avere una malattia terminale. La sua improvvisa morte mette a confronto, per la prima volta insieme sotto lo stesso tetto, i suoi cinque figli, costretti ad una convivenza forzata nella casa paterna di Bordeaux per spartirsi l’eredità. Eredità che scoprono essere specchio dell’indole imprudente di Manfredi: una bizzarra impresa piena di debiti nella quale viene inclusa a sorpresa un’altra figlia, Luisa (Valentina Bellè), che nessuno hai mai conosciuto. Diventati sei e non più cinque, i fratelli Alicante dovranno affrontare, ognuno a modo suo, il lutto e le sue conseguenze, tra cui nuove prese di coscienza e tanti non detti.
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L’OPINIONE
I rapporti umani tornano a fare da collante nella filmografia di Simone Godano, che dopo il piacevole Marilyn ha gli occhi neri decide di addentrarsi nei complicati e ancestrali legami di una famiglia disfunzionale. E se, come ci ha confessato lui stesso, il trucco è “circondarsi di attori molto bravi”, ci riesce anche stavolta con un cast in grande sintonia, lasciato libero di improvvisare senza troppi schemi, a beneficio di una naturalezza che sentiamo scorrere lungo tutto il film e che salva a più riprese la narrazione, talvolta incastrata in piccoli vicoli ciechi. Si fa apprezzare, Sei fratelli, per il suo essere un film dal respiro europeo, con la fotografia morbida di Guillaume Deffontaines, tracce musicali niente affatto banali e una messa in scena corale che richiama la tradizionale commedia francese. Che ha del già visto, questo è vero, ma che la bravura degli attori rende comunque piacevole alla visione, con un finale dolceamaro che apre le porte alla riflessione su valori universali ai quali noi tutti, ‘abitanti’ di famiglie, non possiamo sottrarci.
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Gabriele Muccino, il ‘maestro’ delle famiglie disfunzionali, con A casa tutti bene e i precedenti lavori di Godano non citati, Moglie e marito e Croce e delizia.