Arriva nei cinema italiani dal 21 agosto dopo un tour promozionale in patria non privo di controversie, It ends with us – Siamo noi a dire basta, il film tratto dal romanzo omonimo di Colleen Hoover diretto da Justin Baldoni e interpretato da Blake Lively.
IL FATTO
La trentenne Lily Bloom (Blake Lively) si trasferisce a Boston per inseguire il sogno di aprire un negozio di fiori tutto suo e lasciarsi alle spalle i traumi di un’adolescenza segnata da un padre violento. Lì si innamora, ricambiata, di Ryle Kincaid (Justin Baldoni), un affascinante e ricco neurochirurgo con il quale va presto a convivere. Tra i due tutto sembra andare a gonfie vele, finché l’arrivo (o meglio, il ritorno) del primo amore di Lily, Atlas Corrigan (Brandon Sklenar) non stravolge la loro relazione. Il peso degli abusi torna ad affliggere Lily, questa volta sulla sua stessa pelle, ma la gioia di una inaspettata sorpresa, unita al sostegno sincero delle persone che ha più vicine, le daranno la giusta forza per reagire.
L’OPINIONE
I romanzi rosa sostenuti dai fandom letterari sono un’arma a doppio taglio. Si prestano molto bene ad un adattamento cinematografico, ma urlano rivolta a qualsiasi minaccia di stravolgimento. Da tutto ciò non si è fatto spaventare Justin Baldoni, attore (Jane the Virgin) e regista (A un metro da te), rimasto così folgorato dalle pagine di It Ends With Us (ed. ita. Sperling & Kupfer, 2022) di Colleen Hoover al punto da metterci triplicemente la faccia, dietro e davanti la telecamera, e come produttore. Al suo fianco, in quest’ultima veste e come attrice protagonista, si è trovato la presenza non poco ingombrante di Blake – Lady Deadpool – Lively con la quale, stando alle ultime rivelazioni, non si è creato un clima propriamente disteso.
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Nonostante le divergenze (emerse solamente durante il tour di promozione affrontato in solitaria da Baldoni) il risultato è quello di film decisamente piacevole alla visione, centrato nel cast e ben recitato, seppur con qualche freno macchinoso nei dialoghi, vera bestia nera di parecchi film romantici. Le musiche indie-pop di Taylor Swift, Lana del Ray, Birdy e Lewis Capaldi sono in armonia con i costumi e lo stile scenografico, curato negli interni e negli esterni, e anche la regia si prende i suoi tempi facendo uso di abbondanti e prolungati primi piani. Considerando che i volti sono quelli magnetici di Blake Lively (sempre splendida) e dello stesso Baldoni (rivelazione), il gioco è più semplice. Peccato che la durata finale si faccia sentire (sono troppi 130 minuti per questo genere) e il terzo atto, fondamentale per assimilare il messaggio di rivalsa del film dopo il buon plot twist, scivoli in maniera troppo frettolosa, quasi sbilanciata. Pare che proprio sul finale abbia insistito maggiormente Blake Lively… chissà, forse la versione di Baldoni ci avrebbe soddisfatti di più.
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Per la parte più romantica, tutti i film tratti dai romanzi di Nicholas Sparks e la trilogia di Cinquanta sfumature. Per la parte relativa alla forza di reagire agli abusi, abbiamo il titolo decisamente più efficace a casa nostra: C’è ancora domani di Paola Cortellesi.