Terminator: Destino oscuro, la recensione del ritorno di Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton

0

Usa, 2019 Regia Tim Miller Interpreti Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Mackenzie Davis, Diego Boneta, Gabriel Luna, Steven Cree, Natalia Reyes, Edward Furlong, Tom Hopper Distribuzione 20th Century Fox Durata 2h e 8′

Al cinema dal 31 ottobre 2019

LA STORIA – “Avrete anche cambiato il futuro, ma non avete cambiato il nostro destino!” Così Grace, la combattente “rinforzata” (“migliorata” dice lei, ovvero mezzo cyborg) rivela a Sarah Connor. Skynet la mega rete di computer domina ancora il mondo del prossimo domani e ancora usa i viaggi nel passato per eliminare gli umani che potrebbero sconfiggerla. Un nuovo modello di macchina killer, un Rev – 9, ancor più letale del T-1000 di Terminator 2- Il giorno del giudizio, ha la missione di uccidere la giovane Dani Ramos. Gli si opporranno Grace, Sarah Connor e il vecchio Terminator che si è addirittura rifatto una vita con tanto di famiglia.

L’OPINIONE – Diretto sequel dei primi due capitoli della saga (non solo perché rispetta quasi temporalmente il lasso di tempo trascorso, ma anche perché James Cameron ne è il produttore e coautore del soggetto), assomiglia terribilmente anche alla trama del secondo. A parte il fatto che stavolta è una donna che viene inviata dal futuro a proteggere un’altra donna, futura leader (crediamo) e i miglioramenti tecnologici. Effetti muy special a cura della Industrial Light & Magic, più Scanline VFX e altri studi, consentono infatti situazioni e creazioni davvero notevoli. Tra queste il Rev-9 (lo interpreta con postura impassibile Gabriel Luna), che ha acquisito in aggiunta la capacità di scindersi in due unità: il proprio endoscheletro e il proprio corpo in poli-lega metallica mooooolto elastica e proteiforme.

Le scene d’azione quindi sono di conseguenza fracassone e altamente spettacolari con situazioni oltre ogni limite (o quasi); vedi l’inseguimento su strada affollata con combattimento da fare impallidire Fast and Furious e uno scontro su un aereo che precipita in picchiata, davvero tecnicamente complicatissimo da realizzare.

Degli attori diremo solo che è con grande simpatia che rivediamo l’invecchiata ma ancor tosta Linda Hamilton e il nostro Arnold Schwarzenegger, che è tutto lui quando fa l’anziano uomo di famiglia (recitando bene), ma quando c’è da fare a botte ed esibire il fisicone (sia pure da cyborg) è invece il corpo dell’attore Brett Aznar ad agire (del resto come in Terminator: Genesys), cui è stato sovrapposto grazie al CGI il volto di Schwarzy.

Dovrebbe essere il primo, questo, di una trilogia e il finale infatti autorizza i sequel, speriamo però che gli autori – a proposito: qui il regista è Tim Miller (suo il simpatico Deadpool) – si spendano un po’ di più a costruire una trama all’altezza di uno scontro apocalittico. Gli effetti speciali, per quanto grandiosi e fantasmagorici e le scene adrenaliniche a tavoletta schiacciata, non è che bastino sempre.