The Equalizer 2 – Senza Perdono, Denzel Washington è un vecchio giustiziere dalla tecnica infallibile: la recensione

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The Equalizer 2

Usa, 2018 Regia Antoine Fuqua Interpreti Denzel Washington, Pedro Pascal, Bill Pullman, Melissa Leo Distribuzione Warner Bros. Durata 2h e 1′

Al cinema dal 13 settembre 2018

LA STORIA – Avevamo lasciato Robert McCall (Denzel Washington), micidiale ex agente Cia, nel primo episodio di The Equalizer come gestore di un negozio di articoli per il bricolage. Lo ritroviamo ora a Boston a sbarcare il lunario come autista, comunque con la stessa glaciale implacabilità verso i più nefandi, la disponibilità verso gli umili e una dolorosa ferita del passato a tarpargli l’animo (“È bello che aiuti tutte queste persone a caso ma non riempirà quel vuoto che hai dentro“). Quando la sua amica e un tempo preziosa collega Susan (Melissa Leo) viene trovata cadavere a Bruxelles mentre era in missione, il nostro giustiziere in abiti dimessi intuisce subito che qualcosa non torna. Non è un suicidio come sembra, ma una esecuzione mascherata. È tempo quindi di tornare in azione e magari fare una volta per tutte i conti con i fantasmi del proprio passato: “Hanno ucciso la mia amica. Quindi ucciderò ognuno di loro. E l’unico dispiacere è che lo posso fare solo una volta“.

L’OPINIONE – Robert McCall è un personaggio ispirato a una serie tv dei reaganiani anni ’80, e hanno voglia il regista afro-americano Antoine Fuqua (autore del primo capitolo e recentemente anche del remake de I magnifici sette) e la star dalla carriera bipolare (tra action e drammi psicologici per prove d’attore) Denzel Washington (alla quarta collaborazione con lui e al suo primo sequel) a mescolare le carte e mascherare il suo imprinting con una prospettiva dalla parte dell’ordinary people e una samaritana propensione ad aiutare le persone in difficoltà, alla resa dei conti qui si tratta sempre di una variazione del “buon vecchio giustiziere” che non fa prigionieri nel suo percorso di vendetta. Basti vedere come cronometra le sue performances action o colpisca senza remore (nonostante lasci la possibilità di scamparla – nella dichiarazione di guerra preventiva – alla stolida vittima di turno), l’annichilimento della sua anima causato dalla scomparsa dei suoi cari ne fa un comunque un personaggio oscuro, potenzialmente sociopatico. D’altronde il regista per giustificarsi e giustificare, cita la Bibbia: “Il salario del peccato è la morte“. In compenso, dal punto di vista “tecnico” sportivo, le scene violente sono ottimamente orchestrate, con quella brutalità in più che il revenge film contemporaneo quasi esige come tributo al basso istinto dello spettatore, arrivando ad ambientare la resa dei conti finale in un clima da tempesta simbolica, tra pioggia e marosi. Tra gli altri interpreti, sacrificato Bill Pullman come consorte di Melissa Leo in un ruolo appena superiore alla comparsa, ecco l’emergente cileno Pedro Pascal, rivelazione del televisivo Narcos, qui nel ruolo di un agente segreto con tanti segreti (ah questi tipi latini!). Costato 62 milioni di dollari, The Equalizer 2 – Senza Perdono ne ha già incassati in patria 101 e mezzo, superando così al box office il fortunato predecessore.