THE EQUALIZER – IL VENDICATORE

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The Equalizer Usa, 2014 Regia Antoine Fuqua Interpreti Denzel Washington, Marton Csokas, Chloë Grace Moretz, Haley Bennett, Melissa Leo, Bill Pullman Sceneggiatura Richard Wenk Produzione Columbia, Escaoe Artist, Lionsgate, Lonetree, Mace Neufeld, Village Roadshow Distribuzione Warner Durata 2h e 11′ www.tinyurl.com/ksgjf6z

In sala dal

9 ottobre

Rintanato in un grande magazzino di articoli per la casa, il servizievole e appartato Bob McCall (Washington) sembra proprio un cittadino modello, forse un po’ troppo incline alla solitudine. Solitamente trascorre le sere leggiucchiando classici della letteratura in un baretto di periferia, scambiando qualche battuta col gestore e con Teri (Moretz), una giovanissima prostituta slava dalle osservazioni sagaci. Un giorno la ragazza finisce in ospedale massacrata di botte e McCall è costretto a gettare la maschera. Altro che impiegato anonimo! È un letale uomo d’azione in volontaria pensione, pronto a scatenare una guerra solitaria contro tatuatissimi, arroganti e feroci mafiosi russi e poliziotti corrotti.

Ripresa con molte variazioni di una serie tv degli ’80 (Un giustiziere a New York), ora ambientata a Boston, un action movie pirotecnico ed esagerato. Il giustiziere Denzel Washington sembra l’incarnazione delle pulsioni dell’America più tradizionalista, un’iradiddio praticamente invincibile. E infatti il regista Antoine Fuqua e lo sceneggiatore Richard Wenk non si sentono neppure in dovere di spiegare come letteralmente faccia l’implacabile (vabbé alle spalle ha i suoi sensi di colpa e i suoi tormenti, ma è una foglia di fico) McCall a far fuori un esercito di criminali armati ed esperti. Insomma, cinema super-gastronomico, fastidioso se ci si pensa su, efficace come stimolatore di adrenalina, vedi quando ambienta il regolamento dei conti del pre-finale nel grande magazzino, in cui tutti gli oggetti possono trasformarsi in armi micidiali. Washington (che qui anche produce) ha fatto naturalmente di meglio, persino con Fuqua quando lo diresse nell’ottimo e cinico Training day (2001).

Massimo Lastrucci