THE GIFT – REGALI DA UNO SCONOSCIUTO

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The Gift Australia/Usa, 2015 Regia Joel Edgerton Interpreti Jason Bateman, Rebecca Hall, Joel Edgerton Distribuzione Koch Media Durata 1h e 48′

In sala dal 

3 marzo

Appena trasferiti da Chicago a Los Angeles, Robyn e Simon incontrano in un grande magazzino Gordon, ex compagno di scuola di Simon. L’uomo inizia a dedicare sempre più attenzioni alla coppia: lascia regali fuori dalla loro casa, li invita a cena. Ma c’è qualcosa di strano in lui e a poco a poco la sua presenza si fa ingombrante e pericolosa…

Bell’esordio dietro la macchina da presa per Joel Edgerton, visto recentemente in Black Mass accanto a Johnny Depp, che ha anche scritto la sceneggiatura e si è assegnato il ruolo di Gordon. Il suo merito principale è quello di non aver seguito la strada del solito thriller con l’intruso paranoico che si abbandona alla violenza. Edgerton invece dosa i tempi e li dilata, dà modo allo spettatore di riflettere su quanto sta vedendo e di domandarsi se poi sia realmente quella la verità. La vicenda procede sì per accumulo, ma ogni tessera che va a comporre il quadro generale produce spostamenti progressivi verso un’altra verità, meno cruenta forse, ma ugualmente dura e devastante. L’equilibrio tra il giallo e il dramma dimostra che Edgerton regista ha già mano sicura, è attento a ogni dettaglio: agli ambienti (vedi la casa dove vivono Simon e Robyn, piena di luci e ombre e soprattutto di vetrate), ma soprattutto alla psicologia dei personaggi. Sicuramente il più ambiguo appare Gordon, ma anche Simon e Robyn hanno i loro scheletri nell’armadio. E alla fine il tradizionale confronto tra vittima e carnefice salta. Anche per quanto riguarda la recitazione il meglio viene sempre da Edgerton (per questo premiato al festival di Sitges), capace di contenere una rabbia sopita entro i limiti di uno sguardo appena più obliquo. Decisamente convenzionali invece le prove di un redivivo Jason Bateman, spesso incerto sul registro da scegliere, e di Rebecca Hall, qui piuttosto anonima e poco all’altezza di altre sue prove altrimenti riuscite (Una promessa).

Valero Guslandi