THE ROVER

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id. Australia/Usa, 2014 Regia David Michôd Interpreti Guy Pearce, Robert Pattinson, Scoot McNairy Sceneggiatura David Michôd Produzione David Linde, David Michôd, Liz Watts Distribuzione Koch Media Durata 1h e 43′
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In sala dal 

4 dicembre

10 anni sono passati da quando una crisi economica ha praticamente fatto collassare la società occidentale. Siamo quindi in una dimensione neo-barbarica. Nel semideserto australiano un vagabondo approda con la sua auto tra le quattro catapecchie in lamiera di un villaggetto. Mentre si disseta in un ristorante cambogiano (!), tre criminali in fuga da una rapina andata evidentemente a male sopraggiungono e gli rubano l’unico bene che ancora possiede, l’automobile. Han fatto molto male i loro calcoli: l’uomo da quel momento avrà in mente solo una cosa, recuperare la vettura a costo di farsi giustizia sommaria.

Crudissimo e cruento on-the-road australiano post-apocalittico (potrebbe idealmente situarsi tra “Mad Max” e “The Road”), “The Rover” è il secondo lavoro del talentuoso David Michod ad approdare sui nostri schermo, dopo il folgorante “Animal Kingdom”. Premesso che non affascina e colpisce come il primo, siamo di fronte comunque a una robusta fanta (?) crime story, che abilmente trae vantaggio illustrando una natura ostile e una civiltà degradata e spossata, dove uccidere costa giusto la fatica di premere un grilletto. Guy Pearce, su cui il regista ha dichiarato aver progettato tutta la storia (scritta peraltro prima del citato “Animal Kingdom”), è un “desperado” con lo sguardo stranito sull’abisso e in lotta per la sopravvivenza, anche se a rubargli spesso la scena è Robert Pattison. L’ex vampiro dandy di “Twilight” qui appare trasformato, uno stupido giovinotto (è il fratello ritardato di uno dei banditi) dai denti marci e le azioni inconsulte. Se prima ci aveva esasperato con la sua passività espressiva (magari usata apposta da autori come Cronenberg), qui sembra svoltare e aprire la sua carriera a sviluppi più articolati e seri da attore finalmente completo.

Massimo Lastrucci