Tori and Lokita, il film dei Dardenne a Cannes 2022 (recensione)

Il nuovo film dei fratelli Dardenne è in corsa per la Palma d'oro al 75° Festival di Cannes

0
Tori e Lokita

I fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne sono ormai frequentatori abituali del Festival di Cannes, in questa 75ma edizione sono tornati in Concorso con un film, Tori and Lokita, che conferma la loro cifra distintiva pulita, drammaticamente significativa e intensa. I due registi belgi portano sul grande schermo una nuova storia tanto dolorosa quanto delicata e ricca di umanità.

Il nostro film racconta la storia di un’amicizia, un’amicizia bella e intensa, non un’amicizia tradita, ma un’amicizia invincibile” dicono i Dardenne.

Tori e Lokita sono rispettivamente un bambino e una ragazza africani immigrati in Belgio. Tori è orfano e trova in Lokita una sorella speciale. Il legame che li unisce va molto al di là di quello di sangue, Tori e Lokita sono vitali l’uno per l’altra. Insieme combattono per trovare un proprio spazio e costruirsi una vita migliore in un nuovo Paese, in cui però le difficoltà e lo sfruttamento non mancano.

I fratelli Dardenne donano a Tori (Pablo Schils) e Lokita (Joely Mbundu) uno spessore umano che consente ai due personaggi nel corso del racconto di andare oltre l’immagine stereotipata di quei migranti definiti genericamente ‘minori non accompagnati’. La loro storia non ha nulla di didascalico, semmai colpisce per quella sensazione di ordinarietà con cui i due registi la rappresentano.

Tori e Lokita si trovano certamente a dover affrontare situazioni drammaticamente dolorose e a tratti anche violente, tristemente ordinarie forse solo per i giovani migranti come loro. Ciò che però allontana i due personaggi dalla freddezza della cronaca e li fa percepire come persone reali, con cui è impossibile non empatizzare, è proprio il tipo di relazione che i Dardenne costruisco per loro.

Non che la loro situazione sia irrilevante. Al contrario, la loro situazione di adolescenti esiliati, solitari, sfruttati e umiliati acquisisce una nuova dimensione grazie alla loro amicizia. Il nostro film è anche una denuncia della situazione violenta e ingiusta che questi giovani in esilio vivono nel nostro Paese, in Europa” spiegano i Dardenne.

Ambientato in una cittadina belga simile a tante altre d’Europa, Tori and Lokita è un racconto che, senza pietismi, lascia il segno e riesce a trasmettere la tenerezza di un sentimento puro anche tra le pieghe del disagio e della violenza. La capacità narrativa dei Dardenne, semplice e lineare, eppure estremamente espressiva, conferisce universalità ad un racconto che apparentemente potrebbe essere relegato alla pura cronaca.

RASSEGNA PANORAMICA
voto
tori-and-lokita-il-film-dei-dardenne-a-cannes-2022-recensioneI fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne sono ormai frequentatori abituali del Festival di Cannes, in questa 75ma edizione sono tornati in Concorso con un film, Tori and Lokita, che conferma la loro cifra distintiva pulita, drammaticamente significativa e intensa. I due registi belgi portano...