UNA SPIA E MEZZO

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Gli anni cambiano le persone, non sempre in peggio. Calvin Joyner era uno dei beniamini della scuola, su cui tutti scommettevano per una brillante carriera, ora è un bigio contabile seppur innamorato e in procinto di sposarsi. In compenso il suo amico e compagno di classe Bob Stone da sbeffeggiato ciccione si è trasformato in 20 anni di esercizio in un muscolosissimo agente segreto. I due si ritrovano e il secondo finirà inevitabilmente con il coinvolgere il pacifico ex compare in una pericolosa missione, apparentemente contro tutti e tutto.

Nel black cinema tira moltissimo la commedia action tutta strepiti, smorfie, meglio se con qualche tocco volgare (presente Poliziotto in prova e Poliziotto ancora in prova?). Qui, tante scene fracassone ma praticamente quasi nessun morto, con qualche momento spiritoso anche azzeccato. Soprattutto per il personaggio interpretato dal simpatico Dwayne Johnson, praticamente un super fusto, micidiale sul lavoro, ma con tutti i complessi del ragazzo nerd accumulatisi negli anni (Facebook stucchevoli, magliette con l’unicorno, blocchi improvvisi di imbarazzo specialmente davanti al suo persecutore del passato, un Jason Bateman in versione cameo ma praticamente insuperabile quando deve fare lo yuppie carogna e odioso). Un film giocato esplicitamente, come del resto i due sopra citati, praticamente sulla sostanziale differenza fisica tra i due protagonisti, un Ercole dal sorriso smagliante e un piccoletto rumoroso e ansiogeno; il resto sono troppi finali smancerosi e una voglia di far la morale a tutti i costi. Dirige senza guizzi particolari Rawson Marshall Thurber che aveva mostrato maggior cattiveria e sense of humour nei precedenti Dodgeball e Come ti spaccio la famiglia.