Cronache dal Festival: l’apertura con Ballerina e i Premi al Teatro Antico

Tutti i Premi della cerimonia di apertura

Al Teatro Antico la madrina del 71° Taormina Film Festival Valeria Solarino introduce la cerimonia di apertura: “Fare cinema oggi penso sia un atto politico e poetico insieme, ma il settore dell’audiovisivo sta affrontando un momento molto difficile. Credo che il cinema, ma l’arte in generale, sia l’unico luogo dove è ancora possibile sognare. Raccontando la realtà si creano dei mondi anche ideali verso i quali tendere. E sono convinta che senza certi film mancherebbero dei tasselli fondamentali alla nostra storia. E allora mi auguro per tutti noi che tutti gli artisti nel mondo siano messi nelle condizioni di poter sperimentare, rischiare, esprimere la propria arte in modo libero“.

“Ho sempre guardato questo Festival con grande ammirazione – continua l’attrice dal palco – e non soltanto perché siamo in Sicilia, che è la mia terra d’origine, in uno dei posti più belli del mondo che è Taormina, in questo scenario meraviglioso che è il Teatro Antico, ma anche perché è un festival che ha sempre avuto un respiro internazionale. Anche quest’anno si conferma avere questo respiro internazionale. Vedremo pellicole italiane accanto a film che vengono da tutto il mondo e inoltre autori già affermati e registi emergenti. Quindi, se vogliamo, possiamo descriverlo un po’ come un ponte tra culture diverse e generazioni diverse“.

La Giuria del Festival composta da Da’Vine Joy Randolph (Presidente), Alessandra Mastronardi, Ilenia Pastorelli, Steven Gaydos e Sandy Powell si presenta al pubblico del Festival. Alle donne che compongono la giuria insieme a Iris Knobloch (Presidente del Festival di Cannes), Giulia Perulli, Sarah Felberbaum, Donatella Finocchiaro, Lucrezia Guidone, Alessandra Mastronardi, Valeria Solarino e Nina Zilli va la targa “Dive e donne”

Ancora a Nina Zilla, al termine della sua performance dal palco, James Franco consegna anche il Premio Taormina Music Award.

Dalle mani di Iris Knobloch arriva a Michael Douglas il Premio Taormina Excellence Achievement Award con queste parole: “Per riflettere la complessità della natura umana, Michael ci ha regalato interpretazioni indimenticabili, articolate e sempre coraggiose. La genialità di Michael va oltre lo schermo. Come produttore, ci ha regalato Qualcuno volò sul nido del cuculo, proiettato al festival per il suo 50° anniversario, un film che ha sfidato le convenzioni e vinto cinque Oscar. Come filantropo e attivista, la sua voce ha risuonato alle Nazioni Unite con la stessa forza di qualsiasi altro film. Questo Premio alla Carriera non è solo per la tua straordinaria carriera, caro Michael, riguarda l’integrità, la profondità e l’audacia che hai portato in ogni capitolo di essa. Hai ispirato generazioni di registi e di pubblico. E ci hai ricordato che il cinema, al suo meglio, non è solo intrattenimento. È un riflesso del nostro tempo e una sfida a migliorare. Grazie a te, caro Michael, il cinema sarà eterno”.

Sono stato qui 21 anni fa – dice Douglas nel ricevere il premio – e già allora percepivo un’atmosfera speciale in questa città. E l’idea di essere qui, su un palcoscenico che in realtà è molto antico, con più di 2000 anni, mi riempie di gioia. Mi fa capire quanto sia speciale questo posto. L’altra cosa che mi fa capire, in questi 2500 anni, è che Taormina è stata un’area in cui si sono incrociate così tante culture, religioni e razze diverse. Se pensate a quanti anni sono passati dalla costruzione di questo teatro fino a oggi, è facile immaginare quante etnie e religioni diverse abbiano attraversato questo luogo, ed è questo che rende questa città speciale. E penso che nel momento storico che stiamo vivendo, sia molto importante connettersi a questo tipo di storia. È molto importante dare valore a ciò che è accaduto qui molti anni fa, soprattutto ora. Non posso fare a meno di ricordare quando, 50 anni fa, sono venuto a Roma per promuovere il film. Ricordo una serata speciale che abbiamo trascorso con tutti i registi più importanti dell’epoca, Antonioni, Bertolucci, persone straordinarie che hanno avuto il potere di farmi sentire davvero benvenuto quella sera. Lo ricorderò per sempre. Con mio padre avevamo una troupe tutta italiana, Aldo Tonti era il nostro direttore della fotografia, abbiamo lavorato a Cinecittà per un po’ ed è stata un’esperienza unica. Ho una lunga storia con il cinema italiano. Non riesco a smettere di pensare a mio padre e al suo amore per l’Italia e a quanto tempo ha trascorso qui. 130 film e 80 anni di cinema insieme. E ora vedremo cosa succederà, perché i miei figli mi hanno detto che vorrebbero fare gli attori anche loro, quindi spero che si possa continuare con la dinastia per una terza generazione. E chiaramente non posso fare a meno di ringraziare, oltre a tutti i meravigliosi registi e attori con cui ho collaborato, tutte le persone che hanno sempre lavorato dietro la macchina da presa, che sono di fondamentale importanza, è anche grazie a loro, se sono qui oggi, a ritirare questo premio alla carriera. Grazie mille!”

Infine prima di introdurre la proiezione del film di apertura del 71° Taormina Film Festival, Ballerina, il regista Len Wiseman e l’attore Norman Reedus ricevono il Premio Taormina Excellence Award.


Ballerina

Al Teatro Antico di Taormina è Ballerina, quinto capitolo della saga di John Wick, ad aprire la 71ª edizione del Festival. Al termine della cerimonia inaugurale della manifestazione, il regista Len Wiseman insieme all’attore Norman Reedus introducono l’anteprima italiana dell’action thriller che vede protagonista Ana De Armas al cinema dal 12 giugno con 01 Distribution.

Chi lo avrebbe detto nel 2014, quando uscì il primo capitolo di John Wick, che questo ex killer tornato in servizio per vendetta sarebbe diventato uno dei personaggi action più amati di sempre. Merito dell’innovativo stile, narrativo e soprattutto visivo, messo a punto da Chad Stahelski, regista, e David Leitch, produttore (e poi regista di Bullet Train, Atomica Bionda e The Fall Guy). I quattro film hanno incassato complessivamente oltre un miliardo di dollari, consolidato l’aura iconica di Keanu Reeves, dato vita a un prequel televisivo, The Continental, e adesso a uno spin-off al femminile.

Ballerina racconta la storia di Eve Macarro, una giovane ballerina assassina addestrata secondo le regole della Ruska Roma, la società segreta di assassini di cui fa parte anche John Wick. L’obiettivo di Eve è la vendetta: qualcuno ha ucciso suo padre e lei vuole farsi giustizia. Il tutù insanguinato lo indossa Ana De Armas, le cui abilità acrobatiche avevamo già apprezzato in No Time to Die, l’ultimo James Bond interpretato da Daniel Craig, tanto che già all’epoca si era ventilata l’ipotesi che il suo personaggio, Paloma, potesse avere un futuro all’interno del franchise. Cosa difficile con la coppia Broccoli-Wilson al comando della nave, più probabile ora che tutto è nelle mani di MGM Amazon. Dopo averla vista all’opera in Ballerina certamente verrà loro più di un pensiero.

L’azione del film è contemporanea al terzo capitolo di John Wick, Eve è “custodita” al The Continental, il lussuoso albergo sede della Ruska, da Winston e Charon, ovvero Ian McShane e Lance Reddick, quest’ultimo alla sua ultima apparizione, postuma, sul grande schermo, dopo essere mancato il 17 marzo del 2023. Anjelica Huston (L’onore dei Prizzi, Chi ha paura delle streghe?) torna a vestire i panni della Direttrice, la donna a capo di Ruska Roma che avevamo conosciuto proprio in John Wick 3. Il nemico giurato di Eve è Il Cancelliere, interpretato da Gabriel Byrne (Hereditary, I soliti sospetti). A insegnarle la filosofia del vivere e morire è Sharon Duncan-Brewster (la dottoressa Liet Kynes in Dune).

Nel cast troviamo anche Norman Reedus, che certamente avrà trovato un dinamismo diverso rispetto agli zombie frequentati per anni in The Walking Dead, Catalina Sandino Moreno (candidata all’Oscar come migliore attrice protagonista per Maria Full of Grace) e, naturalmente, Keanu Reeves. Dietro la macchina da presa c’è Len Wiseman, che di donne guerriere se ne intende, avendo diretto i primi due capitoli di Underworld, la saga della vampira in latex Selene, interpretata da Kate Beckinsale.

di Alessandro De Simone

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