Morrison, Federico Zampaglione racconta la passione per la musica: “Come se fosse un’altra canzone dei Tiromancino”

Estratti della conferenza stampa di "Morrison", in arrivo nelle sale cinematografiche il 20 maggio

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Arriva nelle sale a partire dal 20 maggio, Morrison, opera diretta da Federico Zampaglione e liberamente tratta dal suo romanzo Dove tutto è a metà, scritto insieme a Giacomo Gensini. Una storia di vita, amicizia e speranza, che mette a confronto due vite diverse ma legate dalla grande passione per la musica: Lodo, giovane e pieno di grandi sogni da dividere con la sua band, interpretato da Lorenzo Zurzolo (Baby, Sotto il sole di Riccione), e Libero, una ex rockstar in cerca del grande rilancio, interpretato da Giovanni Calcagno (Il primo Natale, Il traditore).

Morrison: ecco il trailer del film di Federico Zampaglione con Lorenzo Zurzolo

Dal libro al grande schermo per raccontare la passione per la musica, non il successo

“Quando ho scritto il libro, per me la storia era finita lì, ero già contento. Poi però con gli anni c’è stato un grande entusiasmo nel voler trasportare questi personaggi anche in un film e grazie a Ilaria Dello Iacono e Martha Capello la cosa si è potuta avverare” – racconta Zampaglione in conferenza stampa, spiegando anche come si sono svolte le riprese in pieno Covid:

“Abbiamo cominciato a girare proprio il giorno prima della chiusura. La pandemia ci ha fatti ritrovare in un clima di guerra, con tutti i controlli e le difficoltà giornaliere, ma in realtà ci ha dato una grande voglia di reagire e di non smettere di creare”. 

Sul messaggio e l’obiettivo del film, Zampaglione dice:

“L’obiettivo di Morrison è quello di raccontare aspetti legati alle persone, con un’atmosfera che gira introno alla musica, ai suoi rischi e pericoli. Le vicende trattate sono sono di carattere universale. Io sono stato Lodo, con tanti sogni infranti e tutto il resto. Ho rivissuto esperienze personali, volevo mantenere l’energia delle rock band con i ragazzi, sono tornato indietro nel tempo, a momenti spensierati.

Già dal libro ho inserito tante cose vere, messe non solo nel personaggio di Libero Ferri. Non volevo ci fosse il successo come coronamento di tutto. Non ho mai fatto musica spinto dalla voglia di fare successo. Quella è una cosa che non puoi prevedere, è effimera. Io ho cominciato perché mi piaceva suonare. In questo film tutto resta com’è. Il messaggio è quello di non voler rinunciare ad una passione. Non è un film incentrato su quello che devi avere dalla musica, ma su quello che puoi dare a te stesso”.

Quarto film per Federico Zampaglione

Per il cantautore e frontman dei Tiromancino si tratta della quarta volta alla regia di un lungometraggio dopo le precedenti esperienze per di più con il genere horror. Proprio riguardo questo netto cambiamento di genere, spiega:

“Nel horror c’è un atmosfera di partenza che cerchi di mantenere fino alla fine, vuoi che lo spettatore sia sempre a disagio. In questo film, al contrario, devi andare a 360 gradi, passare da momenti di divertimento a momenti di riflessione e commozione. Devi quindi cambiare registro continuamente, ed è più difficile. In Morrison ho messo del materiale emotivo che ho frequentato molto nella musica, che faceva parte di un immaginario che ho trattato molto spesso nelle mie canzoni. È quasi come se fosse un’altra canzone dei Tiromancino, piuttosto che un’esperienza cinematografica come le altre“.

Lorenzo Zurzolo e il rapporto con la musica

Lorenzo Zurzolo interpreta il giovane Lodovico, detto Lodo, frontman della band. Per prepararsi al ruolo, l’attore ventunenne, idolo delle teenager grazie alla serie Netflix “Baby” e film come “Sotto il sole di Riccione, “Compromessi sposi” e “Sconnessi, ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta, firmando anche la canzone che sentiamo nel film.

“Suonavo il pianoforte da bambino, quindi la musica la sapevo leggere. Poi però Federico mi ha regalato la sua chitarra e durante la quarantena, da autodidatta, ho imparato a suonarla. Ho scritto la canzone del film molto spontaneamente”, racconta.

Carlotta Antonelli, Giglia Marra e i camei di Alessandra Amoroso e Ermal Meta

Carlotta Antonelli (Bangla, Suburra – La serie) e Giglia Marra (Una serata speciale, Squadra antimafia – Palermo oggi), interpretano rispettivamente gli interessi amorosi di Lodo e Libero. Due donne piuttosto diverse, ognuna con le proprie caratteristiche come spiegano le due attrici:

Nel cast appaiono anche Riccardo De Filippis (Giorni, Romanzo criminale) Adamo Dionisi (Suburra, The Shift), mente tra le guest star musicali del film ci sono Ermal Meta e Alessandra Amoroso, protagonisti di due camei.