Prisma 3 è stata cancellata, lo sfogo di Ludovico Bessegato: «Abbiamo raccontato un’Italia che nessuno racconta»

I numeri della seconda stagione non hanno convinto Prime Video. Lo delusione dell'autore: "Avevamo scritto già la terza"

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Prime Video ha deciso di non portare avanti la terza stagione di Prisma. Ad annunciarlo è stato il suo creatore, Ludovico Bessegato, in un lungo e amareggiato video postato sul suo profilo Instagram.

«Ciao a tutt*. Vi devo purtroppo dire che la seconda stagione di Prisma sarà l’ultima, non ce ne sarà una terza» comincia Bessegato, prima di proseguire con la sua personale analisi sulle motivazioni che hanno portato lo streamer alla cancellazione. «Non ho i dati ufficiali, però sono abbastanza certo che la stagione 2 sia andata bene, almeno come la prima. E che abbia aumentato la presenza sui social e la sua base di pubblico. C’è stato un bello scambio, sono aumentate le conversazioni, i follower degli attori. In giro si sente dire: ‘Non possono non rinnovarla’. Probabilmente Prisma 2 è andata bene, ma non abbastanza bene da assicurare una serie 3».

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“Le piattaforme di oggi non cercano sperimentazioni”

I motivi, secondo Bessegato, sono da ricercare nel cambio di strategia delle piattaforme che tende oggi a privilegiare prodotti che possano attrarre un pubblico più ampio, a discapito di quelli più sperimentali o di nicchia.

«Le serie tv costano tanto e la sensazione è che siano cambiate le policy della piattaforme negli ultimi anni. Se prima si tendeva a cercare prodotti sperimentali, che si differenziassero dalle serie delle tv generaliste, negli ultimi anni le piattaforme sembra che vogliano allargare il pubblico e quindi evitare i prodotti di nicchia, quelli che possiamo considerare premium, per realizzare prodotti che, legittimamente, cercano di piacere a più persone possibile, magari andando un po’ meno a cercare sperimentazioni e narrazioni alternative».

L’autore di Skam, che proprio con la sua precedente serie si era trovato in una situazione simile, si è mostrato comprensivo, ma non per questo meno deluso:

«Parliamo di aziende private che si mantengono grazie al pagamento degli abbonamenti, devono far tornare i loro conti. Capisco perfettamente, ma da creatore e da spettatore, mi dispiace. Per quelle perone che hanno visto in Prisma una serie che narrava storie che non sono rappresentate altrove, abbiamo raccontato un’Italia che esiste, ma che nessuno racconta. Abbiamo ottenuto l’approvazione della critica, che è sempre stata generosissima. Abbiamo creato entusiasmo in una parte della popolazione che di solito è poco rappresentata. Purtroppo questo non è bastato. Non condivido la scelta, ma l’accetto. E non ho alternative».

Bessegato: “Un fallimento personale, ma esistono ancora dei canovacci che funzionano meglio dell’autenticità”

«Penso che da regista e creatore, per me in futuro la sfida sarà cercare di trovare ancora di più equilibrio tra ciò che piace al pubblico e quel che a me piace raccontare, e sarà una cosa sempre più difficile» continua lo sfogo di Bessegato. «Abbiamo passato anni a intervistare i ragazzi per fare una serie che sia la più autentica possibile, e poi la maggior parte delle persone preferisce serie nelle cui storie la ragazzina timida al college si innamora dello str*nz*, con meccanismi narrativi vecchissimi, che tuttavia richiamano più attenzione e più pubblico di quanto faccia una serie come Prisma. Significa che abbiamo fatto degli errori? Oppure che siamo stati un po’ presuntuosi, perché magari abbiamo pensato di poter proporre qualcosa che a noi piaceva di più. Esistono ancora dei canovacci che funzionano meglio dell’autenticità. Per me è un fallimento personale, ma bisogna anche accettare quello che il pubblico vuole e ama. Anche se non è quello che piace a noi».

Nel futuro di Bessegato c’è adesso un film, con la speranza che le porte di Prisma non siano del tutto serrate: «Ora mi dedicherò al mio film che avevo posticipato per curare Prisma, e mi dispiace perché avevamo scritto una stagione 3 che chiudeva davvero bene la storia. Per adesso non ci sono le condizioni per raccontarla. Mi dedicherò a un film, forse il cinema è lo spazio giusto per il tipo di storie che voglio raccontare. La mia speranza è questa: cinque anni fa sembrava che Skam fosse morto con la terza stagione, e invece poi è successo qualcosa, Skam con la 4 e la 5 ha sfondato ed è arrivato al grandissimo pubblico.

E chiude: “Per la terza stagione di Prisma noi sappiamo cosa raccontare, speriamo ci siano le condizioni, mi piace pensare che sarà un arrivederci. Ci vedremo con altre storie”

 

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