Spider-Man – Un nuovo universo, un cartoon diverso dagli altri: la recensione

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Usa, 2018 Regia Bob Persichetti, Peter Ramsey, Rodney Rothman Voci originali Shameik Moore, Jake Johnson, Mahershala Ali, Brian Tyree Henry, Lily Tomlin, Liev Schreiber, Luna Lauren Velez, Zoë Kravitz, Nicolas Cage Distribuzione Warner Bros. Italia Durata 1h e 57′

Al cinema dal 25 dicembre 2018

LA STORIA – Scomparso Spider Man, il giovanissimo Miles Morales, mezzo afro mezzo portoricano, figlio di poliziotto, vive nel suo mito. In realtà è però un timido teenager, imbranato e gentile, con aspirazioni da street artist. Un giorno con lo stravagante zio, in un sotterraneo, viene morsicato da un ragno radioattivo e… È solo l’inizio, perché come goffo sostituto di Peter Parker proprio non ingrana, ma quando il corpulento Kingpin (ma compaiono anche Green Goblin, Prowler, Scorpione e tanti altri super nemici!), in odio alla metropoli, apre un canale tra i vari universi, ecco altre 5 versioni più o meno assurde di Spider Man (c’è anche un maialino fumettoso!) piombare sulla Terra e coalizzarsi per sventare la minaccia della distruzione di tutti i mondi.

L’OPINIONE – Attenzione, attenzione: questo non è un cartoon come gli altri e soprattutto sarebbe grave errore relegarlo nella categoria spettacolo per i piccini. Spider Man – Un nuovo universo infatti è una pimpante e brillante avventura cartoon che si rivela anzitutto una grande sfida all’estetica dell’animazione al computer “puccettosa” e realistica ora imperante.

Sei mani sono meglio di una, almeno qui evidentemente. Bob Persichetti (Il piccolo principe), Peter Ramsey (Le 5 leggende) e Rodney Rothman, con una di quelle intuizioni che solo il talento (e la possibilità) consente, hanno realizzato un gioiello in cui varie tecniche di animazione vengono citate e frullate, dalle più vintage alle pop, alla computer grafica che va per la maggiore alla sperimentazione più d’avanguardia (meraviglie del CGI!) e si alternano vorticosamente sullo schermo, come un continuo fuoco d’artificio visuale da rendere impossibile o quasi l’assuefazione («In sostanza Spider Man: Un nuovo universo combina animazione in computer grafica, animazione a mano libera, grafica dei fumetti e street art, cercando di trovare un’omogeneità», spiega Rothman che è anche lo sceneggiatore).

La storia deriva da una serie di fumetti di Dan Slott, Christos Cage, Olivier Copiel e Giuseppe Camuncoli (pubblicati anche in Italia); nel film, in originale, lavorano le voci di Hailee Steinfeld, Lily Tomlin (tosta zia May), Zoe Karavitz, Nicolas Cage, Liev Schreiber, più – ed è l’ultima sua apparizione, sia pur solo vocale – quella del grande Stan Lee. Per ora ha ottenuto una Nomination ai Golden Globe, ma scommettiamo che agli Oscar si farà “sentire” molto di più.

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