E’ durata solo una giornata la pausa nella lavorazione della seconda stagione della popolarissima serie di Netflix Bridgerton basata sui romanzi di Julia Quinn, a causa del test che aveva rivelato la positività al Covid-19 di un membro della troupe. A rivelarlo la rivista Variety, che registra il ritorno sul set nella giornata di venerdì, come anche le preoccupazioni per il futuro della produzione iniziata a maggio nelle location londinesi.
Immediatamente interrotte per consentire i controlli su tutte le persone coinvolte nella serie, le riprese continuano a seguire i protocolli di sicurezza che han permesso di isolare immediatamente i positivi, ma la preoccupazione è per la riapertura totale programmata nel Regno Unito per il 19 luglio, il cosiddetto Freedom Day.
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Il paese ha ora il più alto tasso giornaliero di nuovi casi al mondo con i 48.553 registrati il 15 luglio, con una media di 36.886 negli ultimi sette giorni, secondo i dati diffusi dal governo nazionale, che hanno contato un totale di 261.832 nuovi casi, con un aumento del 32,6%.
I decessi giornalieri sono ora 63, con 257 persone morte a causa del virus nell’ultima settimana (un aumento del 47,7%). I ricoveri ospedalieri giornalieri sono 563, con 3.933 ricoverati negli ultimi sette giorni (+ 46,8%). Intanto, più di 1,2 milioni di persone vengono testate ogni giorno e l’87,5% della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccinazione mentre il 67,1% ha ricevuto entrambe le vaccinazioni.
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All’inizio di questa settimana, la prima stagione di Bridgerton ha ottenuto 12 nomination ai Primetime Emmy Awards, tra cui quelle per la migliore serie drammatica e il miglior attore protagonista (Regé-Jean Page).
