Sono passati 12 anni da quando Katherine Heigl, all’epoca una delle protagoniste principali, decise di lasciare Grey’s Anatomy a causa di divergenze con la produzione. L’interprete di Izzie Stevens abbandonò la serie al termine della sesta stagione, tra mille polemiche, dopo aver denunciato pubblicamente gli estenuanti orari di lavoro sul set, che prevedevano anche giornate da 17 ore. Per tale motivo venne a lungo considerata “un’ingrata” e inserita nella famosa “lista nera” di Shonda Rhimes, creatrice dello show, che negli anni si è sempre mostrata risentita per l’accaduto.
A distanza di tutti questi anni, Ellen Pompeo è tornata a parlare della collega in un nuovo episodio del podcast Tell Me, difendendo la sue dichiarazioni e definendola “un’eroina” per quanto detto.
«Ricordo che la Heigl denunciò in un talk show gli estenuanti orari di lavoro che eravamo costretti a fare sul set. Aveva ragione al 100%. Se l’avesse detto oggi, sarebbe stata considerata un’eroina. Era in anticipo sui tempi. È stata ritenuta ingrata per aver espresso quelle polemiche, ma stava dicendo la verità. Non mentiva affatto. È stata coraggiosa a dirlo»
Ellen Pompeo è stata poi raggiunta nel podcast da un’altra collega di di Grey’s Anatomy Kate Walsh (interprete di Addison Montgomery), che ha voluto aggiungere: “Non c’è niente di naturale, né di umano, in quel metodo di ripresa. È concepito per delle macchine, come se fossimo una telecamera o un microfono che va e va e va. Non è un’abitudine sana”.
La Heigl aveva aperto la questione nel 2009, ospite da David Letterman, dove definì crudele dover lavorare per 17 ore al giorno, e che non aveva paura di ripeterlo in tv perché sperava che i produttori provassero imbarazzo per sottoporre il cast a tali condizioni.
I rapporti tra Katherine Heigl e i produttori di Grey’s Anatomy si erano deteriorati anche per altri motivi. Nel 2008, ad esempio, l’attrice – che per il ruolo di Izzie aveva già vinto un Emmy e svariati premi – si ritirò dalla corsa agli Emmy, invitando l’Academy a non riconsiderarla per future nomination.