Moon Knight, le videointerviste esclusive con il cast dal British Museum

Arriva la nuova serie Marvel su Disney+ e per l’occasione siamo andati a incontrarli in uno dei templi della cultura mondiale

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moon knight british museum

Era l’agosto del 1975 quando Moon Knight apparve per la prima volta sulle pagine di Werewolf by Night, una delle molte pubblicazioni Marvel di quel periodo aureo del fumetto americano che furono gli anni Settanta.

«E dopo avere vagato un po’ qui e un po’ lì, nel 1980 gli viene dedicato un albo e una serie regolari» come spiega Grant Curtis, produttore della serie Marvel disponibile dal 30 marzo su Disney+ e che vede protagonista Oscar Isaac nei panni di questo nuovo eroe dell’universo dei cinecomic.

Lui, insieme al resto del cast, lo abbiamo incontrato virtualmente via Zoom, e soprattutto di persona, in una splendida serata al British Museum di Londra, dove lavora Steven Grant nella serie, e l’attore, già protagonista della saga di Star Wars, ha condiviso il suo entusiasmo nei confronti del personaggio

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«Ho pensato subito che ci fosse la possibilità di fare qualcosa di nuovo rispetto a quanto si è visto fino a oggi nel MCU, concentrandosi sull’interiorità del personaggio attraverso l’iconografia egizia e il genere supereroistico, un personaggio fuori dagli schemi, soprattutto per quanto riguarda Steven Grant».

Steven Grant è un commesso del gift shop del British Museum, un uomo tranquillo ma perseguitato da vuoti di memoria e misteriosi ricordi provenienti da una vita diversa dalla sua. Steven scopre di avere un disturbo dissociativo dell’identità e di condividere il suo corpo con Marc Spector, un ex mercenario che è la spietata personificazione terrena di Khonshu, il dio egizio della luna e della vendetta. Mentre i loro nemici si avvicinano, Steven deve imparare a gestire questa rivelazione e a collaborare con Marc.

«Tutto è raccontato dal punto di vista di Steven, quindi quello che accade lo vedi e lo percepisci in maniera forte, ma la tensione è mitigata da un senso dell’umorismo diverso dal solito, anche se la Marvel ha sempre avuto questa abilità di unire azione e commedia. E di contro c’è la figura di Marc, che è classico vigilante oscuro che ha quest’ometto britannico che alberga in lui».

Ad aiutare entrambi c’è Layla, interpretata da May Calamawy, già vista nella serie Ramy.

«Una donna forte che combatte per quello in cui crede, ma che al tempo stesso ha le sue paure e fragilità, un personaggio che ho amato molto interpretare»

Naturalmente non manca il villain di turno, che ha il volto e il talento di Ethan Hawke, altro  nuovo inserimento nell’universo Marvel.

«La storia del cinema è costellata da cattivi psicopatici, e qui abbiamo anche un eroe con dei problemi psicologici, e la cosa è interessante perché così si inverte tutto il processo, il cattivo può essere pazzo perché anche l’eroe non è tanto a posto. È un continuo gioco della realtà e della finzione».

Moon Knight allieterà gli appassionati della Marvel con sei episodi a cadenza settimanale, una pratica virtuosa e recuperata che sta dando i suoi frutti. Per presentarlo, Marvel e Disney si sono date appuntamento con il cast dove tutto ha inizio, ovvero a Londra, nelle preziose sale del British Museum.

C’eravamo anche noi, per intervistare tutti i protagonisti di Moon Knight. Buona visione!