Squid Game 2 ha aperto il Lucca Comics & Games 2024 con la presentazione del nuovo teaser trailer alla presenza del creatore, scrittore e regista Hwang Dong-hyuk e dei protagonisti Lee Jung-jae e Wi Ha-jun. La serie dei record (è tuttora la serie più popolare su Netflix dopo più di due anni dalla sua uscita) è pronta al debutto della seconda stagione dal 26 dicembre.
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«Quando si crea qualcosa ovviamente si spera che sia di successo, ma con Squid Game non mi aspettavo una risposta del genere da parte di tutto il mondo. A volte mi chiedo se sto sognando oppure sia tutto reale. È davvero un’esperienza surreale!» ha raccontato Hwang Dong-hyuk al pubblico di Lucca, prima di rivelare qualche dettaglio sui nuovi episodi: «La prima stagione era incentrata sul giocatore 456 e sulla sua sopravvivenza, questa seconda si concentra sui ricordi riguardanti il primo gioco. In più, si sommano nuove esperienze. Vedremo il ritorno di Gi-Hun sull’isola dove è stata giocato il primo Squid Game, ritroveremo luoghi familiari come il dormitorio e le scale, ma avremo molti più elementi e i giochi saranno ancora più intricati, anche con sfondi più belli».
Tre anni dopo aver vinto lo Squid Game, infatti, il giocatore 456 (Lee Jung-jae) ha rinunciato ad andare negli Stati Uniti e torna con un nuovo obiettivo in mente. Gi-hun si tuffa ancora una volta nel misterioso gioco di sopravvivenza, iniziando un altro gioco di vita o di morte con nuovi partecipanti riuniti per vincere il premio di 45,6 miliardi di won.
Già sul finale della prima stagione lo vediamo sfoggiare degli accesi capelli rossi, un dettaglio che il creatore ha così giustificato: «I capelli rossi? Ho preso l’idea da un fumetto che mi piace molto, Slam Dunk. Stanno a significare che quel personaggio non è più normale. Ha attraversato un periodo difficile, prova a tornare alla vita normale, ma non ci riesce e quei capelli rappresentano proprio questo».
Squid Game è ambientata in Corea ma ha avuto un enorme successo in tutto il mondo, e questo non è un caso. «È una serie che mostra come la società capitalistica di oggi promuove un sistema competitivo che porta ad un divario di ricchezza, che crea dei ‘perdenti’ nel gioco – spiega ancora Dong-hyuk – È uno specchio della nostra società. Spero che possa dare l’opportunità a coloro che la guardano di riflettere sulla società di oggi e chiedersi: in quale società stiamo vivendo? In quale mondo? E magari lanciare degli spunti su come cambiarlo».
«Dovremmo sforzarci nel creare un mondo migliore e per farlo dobbiamo ricordarci di rispettarci l’uno con l’altro, di avere cura delle persone più deboli e collaborare mano nella mano. La serie indaga anche che cosa significa essere un essere umano, raffigura la mentalità di persone che hanno toccato il fondo, riflette sull’avidità, l’egoismo e la dignità umana».
In Squid Game 2 troveremo anche un po’ di Italia: «Ho usato due canzoni italiane per la seconda stagione. Una è di Puccini, un’aria di una famosa opera lirica che è stata utilizzata nel primo episodio della seconda stagione. L’altra è di Andrea Bocelli, Time to Say Goodbye. È una coincidenza incredibile che abbiamo iniziato a promuovere la serie in Italia!».