SVEZIA, AMORE E DELITTI: BENVENUTI AD HAMMARVIK

Dopo l’anteprima al Noir in Festival, su LaF arriva la serie tv creata dalla scrittrice crime Camilla Läckberg: protagonista una poliziotta in una cittadina con molti segreti

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Hammarvik

«Mi stupisce sempre, quando vado in giro per il mondo a promuovere i miei libri e gli altri miei progetti, che la gente abbia l’idea della Svezia come di un paese perfetto. Ma d’altra parte pensano anche che tutte le donne siano bionde e alte un metro e 80, e poi arrivo io. È una bella sorpresa, per loro».

Parola di Camilla Läckberg, che al trentesimo Noir in Festival ha presentato in anteprima le prime due puntate della serie tv da lei ideata e prodotta, Hammarvik – Amori e altri omicidi (in originale Lyckoviken), dal 4 al 25 maggio su LaF.

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Läckberg, già prolifica e acclamata scrittrice di narrativa crime, è tra le autrici e gli autori svedesi da ringraziare se abbiamo un’immagine un po’ meno stereotipata della socialdemocrazia scandinava.

A farne emergere il lato oscuro tra letteratura e film c’è stato
anche il fu Stieg Larsson, col successo della sua trilogia Millenium, trasposta al cinema in
patria (con Noomi Rapace nel ruolo dell’hacker Lisbeth Salander) e a Hollywood col remake del primo capitolo (firmato David Fincher) Millennium – Uomini che odiano le donne (2011).

Nel 2013 c’è stato anche L’ipnotista di Lasse Hallström, dal best-seller omonimo di Lars Kepler (pseudonimo dei coniugi Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril).

La serie letteraria che ha consacrato Läckberg tra gli amanti del noir è invece quella,
ambientata nella sua città natale, de I delitti di Fjällbacka (dieci romanzi a partire da La
principessa di ghiaccio, 2002), da cui nel 2012 è stata tratta una serie tv, trasmessa sempre da LaF col titolo Omicidi tra i fiordi.

«Quando scrivo i miei romanzi, vedo le scene in immagini», spiega Läckberg, «Così, quando i miei libri sono stati adattati per la televisione, mi hanno sempre detto che è molto facile adattarli, perché ho un modo di scrivere molto visivo».

Hammarvik è stata creata da Läckberg direttamente per la tv

Ma al centro troviamo ancora una cittadina della costa svedese, ovvero la località (immaginaria) del titolo. Protagonista la poliziotta Johanna Strand (Disa Östrand), che dopo la morte dellavmadre torna nella natia Hammarvik, ritrovando volti del passato e inquietanti misteri irrisolti.

Camilla Läckberg sa bene di cosa parla

Essendo cresciuta anche lei in una piccola città, dove «una cosa molto importante è: “cosa penseranno i vicini?”. È tutta la vita che lo sento dire, e mette un certo tipo di pressione sulle persone, che è fantastica da usare in un poliziesco o in una serie».

Hammarvik
La scrittrice Camilla Lackberg

Nel caso di Hammarvik, però, non è solo il gialloa orientare la narrazione, trattandosi piuttosto di una commistione tra detective story e soap-opera: «Le soap erano molto popolari in Svezia quindici-vent’anni fa», racconta l’autrice, «sono importanti nella cultura popolare svedese, ma sono scomparse, e mi mancavano molto».

Le puntate di Hammarvik, dunque, tra un colpo di scena e l’altro, riserveranno molto spazio anche alle vicissitudini familiari e sentimentali della protagonista e dei vari personaggi che le ruotano intorno, tra cui l’amore adolescenziale Danne (Martin Stenmarck), ora sposato con l’ex migliore amica di Johanna, Pernilla (Linda Santiago).

Ma affari di cuore e paesaggi luminosi in riva al mare non ingannino: anche la Svezia di Hammarvik ha i suoi pesanti scheletri nell’armadio, come dimostra il cadavere di una donna ritrovato nel primo episodio, che si ricollega alla scomparsa di una ragazza diciotto anni prima.

«Penso che la Svezia sia un paese fantastico», dice Läckberg, «ma non è un paese perfetto. Non c’è nessun paese che sia come il Nirvana, dove non esista il crimine»