Morte Bill Paxton, la famiglia risarcita con 1 milione di dollari

Trovato un accordo parziale tra la famiglia del defunto attore e la società medica che lo aveva operato al cuore qualche giorno prima della sua morte, nel 2017

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La famiglia di Bill Paxton ha raggiunto un accordo parziale nella causa per omicidio colposo contro il gruppo della General Anesthesia Specialists Partnership, in relazione alla morte dell’attore avvenuta nel 2017 poco dopo un intervento chirurgico al cuore.

Secondo i documenti del tribunale presentati mercoledì alla Corte Superiore di Los Angeles, gli avvocati dei coimputati della General Anesthesia Specialists Partnership, tra cui il medico Moody Makar, stanno ultimando l’approvazione di un accordo di 1 milione di dollari tra la famiglia di Paxton e la società, che comunque continua a negare ogni responsabilità diretta nella morte dell’uomo. L’intento dell’accordo – si legge nelle carte – è stato quello di trovare una soluzione che avrebbe “ragionevolmente compensato i querelanti ed evitato di esporre il convenuto a una causa costosa e lunga”.

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La causa mossa nel 2018 dalla vedova di Paxton, Louise, e dai loro figli, James e Lydia Paxton si ultimerà con un processo fissato per il 19 settembre 2022. Sotto esame l’operazione al cuore alla quale Paxton si era sottoposto dieci giorni prima della sua morte, avvenuta il 25 febbraio del 2017 a 61 anni, per cambiare una valvola e correggere un’aneurisma aortico. Le accuse a loro rivolte citano una diagnosi, un trattamento e una gestione negligente che hanno portato le condizioni dell’attore al peggioramento, fino a provocarne la morte, avvenuta per arresto cardiaco.