”THE JUDGE”: LA RECENSIONE IN ANTEPRIMA DEL BLU-RAY!

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Uscirà il 25 febbraio l’edizione home-video di The Judge, con Robert Downey Jr. e Robert Duvall. Ecco in anteprima la nostra recensione del Blu-ray!

USA, 2014 Regia David Dobkin Interpreti Robert Downey Jr., Robert Duvall, Vincent D’Onofrio, Vera Farmiga, Jeremy Strong, Billy Bon ThortonEtichetta Warner Bros.Dati tecnici Audio 5.1, Video 2.40:1Edizione ItalianoSottotitoli Italiano, Spagnolo, Francese, Danese, Portoghese, Norvegese, Finlandese, Olandese, Svedese Durata 141′

the-judge-blu-ray-cover-ciakThe Judge, scelto come film d’apertura all’ultimo Toronto International Film Festival e distribuito nei cinema sia italiani che statunitensi lo scorso ottobre, uscirà in home-video il 25 febbraio, edito dalla Warner Bros., nella classica versione DVD e, ovviamente, nell’alta definizione del Blu-ray che esalta ancora di più la vivida fotografia del film e ingolosisce gli appassionati con interessantissimi contenuti speciali.

La pellicola, diretta da David Dobkin, ha ricevuto critiche positive soprattutto per l’interpretazione magistrale dei due attori principali: da una parte Robert Downey Jr., dall’altra il fiero Robert Duvall che, per il ruolo, ha ottenuto una candidatura ai Golden Globe e agli Oscar 2015. Nel cast del film, anche Vincent D’Onofrio, Jeremy Strong, Vera Farmiga e Billy Bob Thorton.

The Judge è viaggio a ritroso nel passato (in)dimenticato di uomo e ha per protagonista l’avvocato Hank Palmer che, durante una causa, riceve l’infausta telefonata della sua (ex) famiglia lontana che l’avverte della scomparsa di sua madre. Hank, che ha tutto e niente, con una figlia bellissima, una Ferrari nel garage e un matrimonio ormai distrutto, dovrà tornare nella sua casa d’infanzia, nell’Indiana, per il funerale. Lontano dalla sua Chicago, tra fotografie, amori sperduti, i suoi due fratelli e parole non dette, si scontrerà con suo padre Joseph, integerrimo giudice della piccola cittadina, dove tutti hanno, per così dire, un’etichetta stampata in fronte. Mentre sta tornando a casa però arriva la polizia: Joseph è indagato per omicidio, ha investito un uomo, di notte, con la sua macchina d’epoca. Ecco quindi che Hank si ritrova a difenderlo dalle accuse, diventando nuovamente suo figlio prima ancora che il suo avvocato.

the-judgeL’opera, oltre a mettere in scena il doloroso ed empatico rapporto tra padre e figlio, con la durezza dei sentimenti orgogliosi e taciturni tipicamente maschili, è anche un percorso narrativo in cui viene rappresentata l’altra faccia degli States, dove tutti sono pronti a cambiare idea sempre troppo facilmente. E la famiglia, anche se ricoperta dall’asfissiante polvere degli inutili rancori, resta il fulcro imprescindibile. The Judge, nei suoi 140 minuti, ha anche un’estetica notevole, impreziosita ancor di più in questo disco Blu-ray che, tra l’altro, contiene anche la copia digitale del film. Analizzando l’immagine, codificata nel teatrale 2.4:1, grazie all’HD assume una vividezza non indifferente, con tonalità e colori splendenti e una grana che ”appesantisce” oculatamente alcune significative sequenze. I contrasti restano ben delineati, anche quando in scena entrano, metaforicamente, dei bellissimi sprazzi di luce. Il comparto audio, d’altro canto, fa il suo: 5.1 in italiano e DTS-HD MA in lingua originale, senza dubbio consigliata, visto la prova attoriale di Downey Jr. e Duvall. Il sonoro del disco, in un drama principalmente parlato, evidenza molto bene i dialoghi, alternando chiaramente, almeno in inglese, le differenti tonalità vocali. Buoni anche gli extra: troviamo il commento al film di David Dobkin; Inside The Judge, un doc che ripercorre la pre-produzione del film, dove il regista, i produttori, gli sceneggiatori e gli attori sono riuniti in una tavola rotonda buttando giù le idee per la storia; c’è poi, Getti Deep With Dax Shepard, dove l’attore si cimenta in una divertente intervista a Robert Downey Jr., Billy Bob Thorton e al resto del cast e, per ultime, le sempre apprezzate scene eliminate, tolte da Dobkin per alleggerire un girato di quasi quattro ore.

Damiano Panattoni