Da Nostalgia di Mario Martone a La Stranezza di Roberto Andò, da Cannes 2022 alla Mostra del Cinema di Venezia e prossimamente alla 17esima Festa del Cinema di Roma, Aurora Quattrocchi, interprete teatrale e cinematografica dalla lunga carriera, recentemente sta offendo il suo straordinario talento in molte opere italiane presentate nei più importanti festival internazionali. Gli Incontri del Cinema d’Essai le rendono omaggio premiandola nella cerimonia di questa XXII edizione.
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Quasi 80 anni portati con orgoglio e fierezza e una carriera cominciata in teatro negli anni ’70 a cui più tardi si sono aggiunte partecipazioni nei film di importanti registi come Giuseppe Tornatore, Marco Tullio Giordana, Emanuele Crialese e recentemente anche Martone e Andò, Aurora Quattrocchi ha la capacità di entrare in scena quasi in punta dei piedi, ma di restituire in breve personaggi straordinariamente completi ed efficaci per il racconto della storia.
Il 2022 è stato per Quattrocchi un anno particolarmente prolifico dal punto di vista cinematografico, che, nonostante i numerosi impegni teatrali, l’ha vista partecipe di diversi film. In Nostalgia di Martone, presentato a Cannes 2022, interpreta il ruolo della madre di Felice (Pierfrancesco Favino), recita poi ne L’immensità di Emanuele Crialese e in Spaccaossa di Vincenzo Pirrotta, entrambi presentati alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Infine a breve la vedremo ne La stranezza di Roberto Andò, che sarà presentato alla prossima Festa del Cinema di Roma, dove interpreterà il ruolo della governante del Luigi Pirandello di Toni Servillo.
La sua femminilità, decisa e al tempo stesso delicata, ricorda che la bellezza, quella che sa diventare arte, non ha età. Intervistata da CIAK, Aurora Quattrocchi racconta l’emozione che mai si estingue di essere protagonista di grandi opere cinematografiche.
