Al cinema dal 18 giugno, prodotto da Sony Pictures e distribuito da Eagle Pictures, 28 Anni Dopo è il nuovo film diretto dal regista premio Oscar Danny Boyle e scritto da Alex Garland (Ex Machina, Civil War, Warfare). Un nuovo capitolo nella serie inaugurata nel 2002 con il 28 giorni dopo con Cillian Murphy, che dovremmo ritrovare nel prossimo film, il secondo di una prevista trilogia, della quale stavolta è anche produttore.
Un film horror, distopico, action, thriller e molto politico, del quale abbiamo potuto parlare con lo stesso regista, dopo averlo incontrato in un’affollata conferenza nella quale si è tornati anche sull’argomento James Bond (“abbiamo provato, non con Alex, ma con un altro sceneggiatore, John Hodgson, e abbiamo fallito. Magari ci riproveremo, così falliremo meglio“), l’agente al Servizio Segreto di Sua Maestà che ancora oggi costituisce l’unico rimpianto del filmmaker britannico, che si ritirò nel 2018 da No Time to Die per divergenze creative con i produttori (venendo sostituito da Cary Joji Fukunaga) e che considera una nave ormai “salpata”, come ha detto a Business Insider, rammaricato di quanto fosse buona la sceneggiatura di John Hodge (“uno scrittore meraviglioso”)
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Come vedete di seguito, con noi si è parlato di Eutanasia ed Elon Musk, morte e religione, oltre a qualche anticipazione sul prossimo film e la spiegazione del perché preferisce che le sue riprese siano imperfette… Il modo ideale per approfondire la presentazione del film con Jodie Comer, Aaron Taylor-Johnson, Jack O’Connell (Ferrari), il piccolo Alfie Williams (Queste oscure materie) e Ralph Fiennes, perle del cast del film.
La video intervista a Danny Boyle per 28 anni dopo