Il diavolo veste Prada e il casting di Anne Hathaway: dal rifiuto di Rachel McAdams, allo zampino di Brokeback Mountain

La parte di Andrea 'Andy' Sachs ne "Il Diavolo veste Prada" ha svoltato la carriera di Anne Hathaway, ma ottenerla non fu affatto semplice. Scopriamo come andarono le cose

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Diciassette anni fa, precisamente il 30 giugno 2006, Il diavolo veste Prada faceva capolino nelle sale americane, dopo la première al LA Film Festival del 22 giugno. La pellicola diretta da David Frankel e tratta dall’omonimo romanzo di Lauren Weisberger del 2003 è entrata di diritto tra le commedie più di successo del decennio (327 milioni di dollari incassati in tutto il mondo al botteghino), diventando un classico moderno, oggetto di citazioni e riferimenti tuttora molto vividi nella cultura popolare. In poco tempo, Il diavolo veste Prada è diventato anche un faro per la parità di genere racchiusa nel personaggio di Miranda Priestly, tirannica redattrice della rivista di moda Runway che, con la sua posizione di potere in un mondo dominato dagli uomini, si è fatta amare come una sorta di antieroe di Hollywood, sicuramente un tipo di protagonista all’epoca molto inedito.

Ad impreziosire la storia dalle tinte femministe, abiti chic d’alta moda, dialoghi pungenti e una già ottima caratterizzazione dei personaggi, si sovrappone un’ancora più eccezionale scelta del cast, esaltata dalla grande chimica tra Meryl Streep e Anne Hathaway e dalle efficientissime interpretazioni di Emily Blunt, Stanley Tucci e Adrian Grenier, ‘secondari’ capaci di rubare la scena in maniera impeccabile.

Emily Blunt è Emily Charlton, prima assistente di Miranda Priestly
Stanley Tucci è Nigel, il più stretto collaboratore di Miranda

Proprio del processo di casting, oltre a tanto altro, si è parlato nell’attesa reunion organizzata virtualmente da Entertainment Weekly in occasione del quindicesimo anniversario. Presenti alla chiacchierata c’erano tutti gli attori, il regista e l’autrice del romanzo.

Il casting di Anne Hathaway

Una volta assicurata la presenza di Meryl Streep nei panni di Miranda Priestly (dopo aver vagliato le ipotesi Michelle Pfeiffer, Glenn Close e Catherine Zeta-Jones), più ostica fu la trattativa per la parte della sua assistente, Andrea Sachs.

Rachel McAdams, Scarlett Johansson, Natalie Portman, Kate Hudson e Kirsten Dunst figuravano nella lista delle preferite, con la Hathaway relegata a “nona scelta”; lo studio preferiva infatti un’attrice drammatica affermata piuttosto che la Hathaway e la sua filmografia allora orientata più ai teen.

“Quando iniziammo a negoziare con Annie [Anne Hathaway], non andò bene con lo studio” – racconta il regista David Frankel “Offrimmo la parte a Rachel McAdams tre volte. Lo studio era determinato ad averla, ma lei era determinata a non farlo”.

Assolutamente intenzionata ad avere la parte, invece, si è mostrata l’interprete di Pretty Princess:

“Ricordo che si è seduta sul mio divano nel mio ufficio e mi ha spiegato perché voleva farlo, perché doveva interpretare questo ruolo. Mi ha dato delle note di sceneggiatura sul terzo atto” – spiega Elizabeth Gabler, ex presidente della Fox 2000 – “Annie non si è mai arresa. Non ha mai smesso di spingere, di chiamare, ricordo che una volta lasciò una nota nell’ufficio di Carla Hacken [dirigente della Fox] scrivendo: “Assumimi”.

“Meryl era ansiosa di fare il film e ad un certo punto mi disse ‘fammi incontrare con lei'” – continua Frankel – “Stava per uscire il film ‘Brokeback Mountain’, nel quale Annie aveva un piccolo e meraviglioso ruolo. Meryl guardò quella scena del film, si incontrò con Annie e chiamò Tom Rothman alla Fox, dicendogli: “Sì, questa ragazza è fantastica, penso che lavoreremo bene insieme”.

Alla fine la persistenza diede i suoi frutti: lo studio acconsentì a scegliere Anne Hathaway, trasformando di fatto la sua carriera.

“Ho aspettato pazientemente che fosse il mio turno e ho ricevuto la chiamata. È stato il sì più facile del mondo. Ricordo che nel momento in cui ho saputo di aver ottenuto la parte sono corsa urlando per il mio appartamento. Avevo degli amici a casa, sono saltata in salotto e ho urlato: “Sarò ne Il diavolo veste Prada!”

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Qui il video della reunion: