Bellaria Film Festival, tutto il programma della 43ma edizione

Apuntamento dal 7 all'11 maggio. Apre "Ari", chiude "Hot Milk". Ospiti Maura Delpero, Isabella Ragonese, Lunetta Savino, Antonietta De Lillo, Roberta Torre, Emanuela Piovano, i Manetti Bros. e molti altri

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Dal 7 all’11 maggio torna il Bellaria Film Festival. Articolata in cinque giornate, la manifestazione affianca alle due sezioni competitive storiche dedicate al cinema italiano (Casa Rossa e Gabbiano) una selezione competitiva di film internazionali (Casa Rossa Internazionale) presentati in anteprima italiana, una retrospettiva dedicata alla storia del Festival (Le avventurose) e tanti eventi speciali. 

“Una marea risale gentile” è il claim della quarantatreesima edizione del Bellaria Film Festival che sarà segnata dal cinema delle cineaste, con un omaggio alle autrici che in periodi complessi hanno portato avanti il cinema indipendente italiano, Le avventurose, e l’assegnazione del Premio Speciale BFF43 – i film che liberano la testa a Maura Delpero per Vermiglio. La gentilezza a cui si fa riferimento non è arrendevole, ma radicale: è la forza quieta di chi risale la corrente con determinazione, senza rinunciare alla cura, allo sguardo sensibile e alla complessità.

I festival sono piccole utopie: per questo ho immaginato come potesse essere il mondo alla rovescia. Parlando di cinema è quello che ci fanno vedere coloro che, per ragioni diverse, sono state tenute ai margini del sistema. Un festival con il 70% dei film realizzati da registe donne? Un festival che dia spazio ai giovanissimi e a chi racconta altre comunità e altre sensibilità? Oggi è possibile, anzi è quello di cui abbiamo bisogno in un mondo sempre più segnato dai muri dell’incomprensione“, dichiara Daniela Persico, direttrice artistica di BFF43.

Bellaria continua a proporsi come luogo di confronto tra generazioni, uno spazio plurale e orizzontale, dove costruire insieme non una ma molteplici bussole, tante quante possono essere necessarie per orientarsi nei diversi percorsi da intraprendere fra creatività, industria, pubblico e autorialità“, afferma Sergio Canneto, Direttore organizzativo BFF, “Un festival capace di rafforzare collaborazioni e di crearne di nuove, dal nostro main sponsor Gruppo Hera, che negli anni ha reso sempre più incisivo il suo supporto, al main partner San Patrignano che da quest’anno allestirà il salottino BFF con oggetti meravigliosi realizzati dai ragazzi della comunità, per arrivare alla collaborazione con MUBI sempre ricca, entusiasmante e cinefila“.

Il film d’apertura e quello di chiusura

Il Bellaria Film Festival si aprirà con la prima italiana di Ari di Léonor Serraille, presentato quest’anno in concorso al Festival Internazionale del Cinema di Berlino e distribuito in Italia da Wanted, un film di una giovane cineasta francese che si è distinta vincendo con l’opera prima (Montparnasse – Femminile singolare, 2017) la Caméra d’or a Cannes. Serraille torna appoggiandosi allo sguardo alieno di Ari, un trentenne in cerca di un ruolo in un mondo in cui gli uomini faticano a riconfigurare la loro presenza nella società, sempre più competitiva e priva di sicurezze. Per l’occasione Léonor Serraille sarà ospite al Bellaria Film Festival, insieme all’attore protagonista, Andranic Manet (Un’educazione parigina), e terrà una masterclass sul suo cinema.

La serata d’apertura sarà inaugurata al Castello Benelli dalla madrina Carlotta Vagnoli, autrice, scrittrice e speaker radiofonica. Tramite i suoi canali social contribuisce, insieme a molte altre voci, a sensibilizzare sul tema della violenza di genere. Sarà la prima di un trittico di voci per affrontare una nuova rappresentazione delle donne nel cinema italiano: l’attrice Isabella Ragonese ripercorrerà la sua carriera di attrice, dando voce agli interrogativi sulla creazione de Il gabbiano di Čechov reinterpretato in Mumur, un cortometraggio inedito di Irene Dionisio, mentre Lunetta Savino, da poco sugli schermi con Diamanti, chiuderà il Festival con le parole della pensatrice femminista Carla Lonzi a cui è ispirata la sua lettura, Noi, soggetto imprevisto del mondo.

Proprio la tematica femminista ritorna nel film di chiusura: Hot Milk di Rebecca Lenkiewicz, in collaborazione con MUBI, tratto dal romanzo di Deborah Levy, in cui una figlia ormai adulta prova a compiere un difficile distacco da una madre inferma. Fiona Shaw, Emma Mackey e Vicky Krieps interpretano un triangolo d’amore e non detti che non si scioglierà facilmente. Il film uscirà prossimamente nelle sale italiane.

I film internazionali

Seguendo il percorso inaugurato lo scorso anno, il Concorso Casa Rossa si sdoppia cinque film italiani e cinque internazionali mettendo a confronto diverse pratiche cinematografiche.

Il Premio Casa Rossa internazionale vedrà l’anteprima italiana del film territorialmente “più vicino” al Festival: Paternal Leave di Alissa Jung, presentato alla Berlinale nella sezione Generations, è un’opera prima tedesca che segue il ricongiungimento familiare dell’adolescente Leo con il padre sconosciuto, che vive alla giornata lungo la riviera romagnola. A presentare il film ci saranno la regista accompagnata dal cast, tra cui Luca Marinelli e Juli Grabenhenrich nei ruoli di padre e figlia. Il film è una coproduzione tra Match Factory e Wildside e sarà distribuito da Vision nelle sale italiane dal 15 maggio, girato sul territorio grazie al supporto dell’Emilia-Romagna Film Commission.

Le complesse relazioni familiari, in una società sempre più frammentaria, sono al centro dell’opera prima That Summer in Paris di Valentine Cadic, viaggio di una trentenne della Normandia che arriva a Parigi per le Olimpiadi ma anche per vedere la sorellastra con cui si sono interrotti i rapporti. New Dawn Fades di Gürcan Keltek è invece il ritratto della depressione di un ragazzo che diventa anche un viaggio sensoriale, quasi mistico, in una Istanbul tanto affascinante quanto segnata dal potere, con la fotografia di Peter Zeitlinger. Il film coprodotto dall’italiana Slingshot Films sarà in sala dalle settimane successive al Festival.

La trasfigurazione di una storia politica è al centro anche di Monólogo colectivo di Jessica Sarah Rinland, artista visiva argentina che attraverso lo zoo riassume le contraddizioni del suo paese e il rapporto con il rimosso. E infine lo spagnolo Lois Patiño con Ariel ci regala una rilettura de La tempesta shakespeariana che invade le Andorre di un nuovo spirito, sprigionando la bellezza di abitanti e paesaggio. Tutte le registe e i registi saranno presenti al Festival.

Il Premio Casa Rossa internazionale (del valore di 5000 euro) sarà assegnato da una giuria composta da Valia Santella (sceneggiatrice e regista), Luigi Abiusi (critico e programmer per Apulia Film Commission) e Daniela Nicolò (regista e drammaturga, co-fondatrice dei Motus).

I film italiani

In lizza per il Premio Casa Rossa nazionale, dedicato alle opere prime o seconde italiane ci sono: Basileia di Isabella Torre, film dai toni fantastici (che uscirà con Pathos) in cui dalle viscere della terra appare un’aliena Angela Fontana, ninfa con un messaggio per il pianeta, Come la notte di Liryc de la Cruz, presentato a Berlino, in anteprima a BFF condivisa con il Bolzano Film Festival, storia delle difficoltà della comunità filippina in Italia, il racconto di formazione Diciannove di Giovanni Tortorici, Sulla terra leggeri di Sara Fgaier, storia d’amore tra le sponde di un Mediterraneo dimenticato, e Real di Adele Tulli, indagine sul mondo virtuale e sul cambiamento del concetto di reale. Tutte le registe e i registi saranno presenti al Festival.

Il Premio Casa Rossa (che ammonta a 5000 euro) verrà assegnato da una giuria di 25 giovani studenti di cinema ed è realizzato da da Le Casine – EnAIP Cesena – EnAIP Rubicone. Il concorso verrà inaugurato da un “evento speciale di preapertura”: L’oro del Reno di Lorenzo Pullega, brillante opera prima che riesce a collezionare toni diversi (dalla commedia al dramma sofisticato) raccontando il percorso del fiume emiliano. Il film sarà preceduto da un talk con i Manetti Bros. e Pier Giorgio Bellocchio sulle nuove generazioni di autori e autrici italiane.

Il Premio Casa Rossa per la migliore interpretazione quest’anno è assegnato a Carlotta Gamba per un insieme di ruoli che in pochi anni l’hanno fatta emergere tra i volti più interessanti del giovane cinema italiano: dalla Beatrice di Dante fino alla Lucia di Gloria!. In occasione della sua presenza, nella giornata finale del Festival, sarà presentato L’albero, opera prima di Sara Petraglia.

Durante la 43esima edizione del BFF sarà assegnato il Premio Giometti a un film che avrà la possibilità di avere una tenitura in Emilia-Romagna, Marche e Toscana nelle 14 strutture del gruppo Giometti. Il film che beneficerà del contributo è Ari.

Inoltre si apre una nuova collaborazione con il Cinema Godard di Fondazione Prada, che includerà nella sua programmazione i due film francesi del Festival: venerdì 9 maggio Ari di Léonor Serraille, nella sezione Anteprima, e sabato 10 maggio That Summer in Paris di Valentine Cadic, nella sezione Supernova. In occasione delle rispettive proiezioni, le registe saranno protagoniste di due conversazioni.

Al Concorso Casa Rossa viene anche assegnato il Premio della Critica Italiana – SNCCI, del valore di 1000 euro, dalla giuria composta da: Francesco Foschini, Roberto Baldassarre, Anna Di Martino. Verrà assegnato inoltre il Premio Castello Benelli all’opera più votata dal pubblico tra i concorsi Casa Rossa nazionale e internazionale. Come simbolo del premio è stata scelta un’opera inedita di una giovane artista, Ester Grossi.

Il Concorso Gabbiano, che seleziona opere in anteprima assoluta (italiana, internazionale e/o mondiale) capaci di spingere più in là il confine tra cinema di finzione e cinema documentario, vedrà quest’anno la giuria presieduta dalla regista Alina Marazzi, dalla programmer Rebecca De Pas e dal produttore Stefano Centini che assegnerà i premi come Miglior Film (del valore di 3.000 euro) e al Miglior film per l’innovazione cinematografica (del valore di 2.000 euro).

I sette film del Concorso Gabbiano sono: Cosí Com’è di Antonello Scarpelli, storia autobiografica che riflette sulla distanza tra generazioni toccando il tema poco esplorato dell’emigrazione contemporanea, La montagna magica di Micol Roubini, film nato a margine di un’installazione che esplora i sogni di una comunità segnata dall’estrazione dell’amianto in Piemonte, Roikin <3, opera collettiva con la regia di Claudia Mollese in cui tre educatrici/artiste immaginano la possibile fuga di un ragazzo difficile, L’ambasciatore, la danzatrice e il vulcano di Maria Giovanna Cicciari, dal celebre romanzo di Susan Sontag, L’amante del vulcano, mentre in Elegy of the Enemy il duo di filmmaker Federico Lodoli e Carlo Gabriele Tribbioli si insinuano tra i talebani.

Infine il concorso lascia spazio a una generazione di nuove voci: Nella colonia penale, opera corale sulle carceri sarde di Gaetano Crivaro, Silvia Perra, Ferruccio Gioia, Alberto Diana – sostenuto dal programma Industry del BFF (in)emergenza con il contributo di Cinecittà, Le prime volte di Giulia Cosentino e Perla Sardella, cortometraggio d’archivio in cui le lettere di due ragazze degli anni Cinquanta risuonano nel presente e D’un autre cotê di Luna Zimmermann, film di diploma del CSC di Palermo in cui il personaggio di una suora missionaria diventa l’occasione per addentrarsi nelle contraddizioni dei propri gesti.

Grazie a un accordo esclusivo con MYMovies.it, tutti i film della sezione Gabbiano e 3 minuti a tema fisso saranno disponibili in streaming per il pubblico all’interno della piattaforma MYMovies ONE, e il film più votato riceverà il Premio distribuzione MYMovies ONE che garantisce la messa in streaming del film vincitore per 12 mesi sulla piattaforma.

La sezione “Le avventurose”

Partendo dal lavoro sull’Archivio del cinema indipendente italiano, il BFF ripercorre i primi vent’anni del Festival, curiosamente più ricchi di una presenza femminile che via via si è fatta sempre meno presente. Il cinema delle donne si presenta in una teoria di registe, premiate negli anni dal BFF, che hanno saputo in maniera diversa portare avanti istanze e percorsi artistici differenti facendo dell’indipendenza una ricchezza espressiva, da qui il titolo Le avventurose.

Si inizia dalle opere militanti di Adriana Monti, che ha dato parola a donne invisibili come le operaie e le casalinghe, si passa dal cinema d’animazione sperimentale di Ursula Ferrara che ha fatto esplodere le convenzioni con i suoi colori, si arriva al femminismo di Emanuela Piovano che nei suoi film ha sempre portato avanti il punto di vista delle donne, costruendo delle narrazioni inedite.

E infine Antonietta De Lillo, tra le autrici lanciate dal Premio Casa Rossa con la sua opera prima, torna per ripercorrere un percorso artistico fatto di passione e impegno, mostrando il suo capolavoro Il resto di niente e il recente L’occhio della gallina, e Roberta Torre, che è stata la più assidua frequentatrice del Festival, ci parlerà della sua proteiforme capacità di elaborare un cinema libero e selvaggio sempre precorritore delle tendenze a partire dall’indimenticabile Tano da morire. Emanuela Piovano, Antonietta De Lillo e Roberta Torre saranno presenti a Bellaria e, in diversi momenti, saranno protagoniste di un incontro aperto al pubblico.

Il festival prevede anche il panel di confronto Onde anomale: quali sguardi e quali spazi per le autrici?, che vedrà la partecipazione di Domizia De Rosa, presidente di WIFTMI (Women in Film, Television & Media Italia), insieme a un gruppo di registe presenti al festival tra cui Sara Fgaier, Alina Marazzi, Isabella Torre.

Gli altri appuntamenti

A Bellaria, grazie all’Accademia dei David di Donatello, tornerà la cinquina dei cortometraggi finalisti di quest’anno, che saranno anche protagonisti della nuova stagione di MUBI Podcast: Voci Italiane Contemporanee: Speciale David di Donatello, realizzato in collaborazione con Chora Media e condotto dal giornalista Mattia Carzaniga. La nuova stagione, nata dalla partnership tra MUBI e David di Donatello, ha l’obiettivo di promuovere e supportare il cinema italiano emergente, dando voce ai nuovi talenti della scena cinematografica nazionale.

Insieme a tre scuole di cinema (CSC, NABA Roma e CISA) nasce la sezione Primi passi dedicata ai film di diploma: Ancella d’amore di Emanuela Muzzupappa, La parola amore non esisteva di Eva Demattè, Métropole di Theo Kunz. Infine con il Lago Film Fest continua il progetto Princìpi italiani: sei corti in prima visione per una doppia proiezione tra Bellaria e Revine Lago. I corti sono: Mutar di Maria Elena Franceschini (sviluppato all’interno del laboratorio Itineranze doc), Per finta di Diego Fossati, Toys and Games (001) di Enrico Budri, HOW TO WRITE, an AI guide in four steps di Nicola Eddy, OCCHIO di Giulia Falciani e Subspace di Caterina Ferrari.

Continua anche il rapporto tra presente e passato del Festival: dopo la ripresa lo scorso anno prosegue il Concorso 3 minuti tema fisso con La natura ci guarda, spunto interpretato da Agnese Laposi e Valentina Andreoli, Caterina Biasucci, Rosa Maietta, Maria Guidone e Enrico Isidori, Antonio La Camera, Veronica Orrù e Marco Gentilini, Giada Bossi, Graziana Di Santo, Giovanni Merlini, Gabriele Rattini, Lavinia Xausa.

La presenza di film dell’Emilia Romagna continua con l’evento speciale Chapiteau – Un Circo, una famiglia di Alessandro Sforzi, storia del quotidiano di una famiglia di circensi, in cui i piccoli seguono le tracce segnate dai genitori, tra le speranze e i dubbi dei grandi. La comunità circense che verrà a BFF a presentare il film.

Sarà ospite dal mondo della letteratura Violetta Bellocchio, riflettendo sulla permeabilità della violenza maschile nella quotidianità e affrontando la chiave stilistica del suo romanzo, (Electra, Il Saggiatore, 2024): con lei si toccheranno temi come l’autorappresentazione.

Si terrà inoltre anche un incontro sulla critica cinematografica e le sue declinazioni, tra generazioni che si sono formate e sono cresciute in contesti diversi, a cui parteciperanno Mariuccia Ciotta, Ilaria Feole (FilmTV), Giulia Quintabà (@julietvampire) e Emma Pesa (@Letterboxdfuoricontesto).

Torna poi BFF Industry con la collaborazione e il sostegno di Cinecittà, sotto la direzione di Francesco Giai Via. Un luogo di incontro e confronto, un’occasione per dedicare al nuovo cinema “indipendente” e ai suoi protagonisti una serie di talk, panel, pitch e momenti di approfondimento. L’iniziativa è realizzata per il terzo anno con la collaborazione e il sostegno di Cinecittà

All’interno di BFF Industry, torna anche (IN)EMERGENZA, programma di sostegno per il cinema indipendente italiano in collaborazione e con il sostegno di Cinecittà: un percorso professionale accompagnato dai tutor Dario Zonta e Aline Hervé dedicato a giovani registi e produttori che riceveranno un sostegno per terminare i loro primi film grazie a premi in denaro e di post-produzione completa audio e video presso gli studi di Cinecittà. Al programma si unisce Itineranze DOC, un atelier di sviluppo di opere prime, sostenuto da MiC e di SIAE nell’ambito del programma “Per chi crea”, che unisce sei festival italiani dedicati al cinema indipendente.

Inoltre saranno ospitati un totale di 70 ragazzi e ragazze, tra cui i 25 membri della Giuria Giovani, che parteciperanno durante i giorni del festival a percorsi di formazione e masterclass dedicati al cinema. Infine non mancheranno anche in questa edizione le attività destinate agli studenti, Bellaria Film festival For School: tutti i giorni studenti delle scuole medie e superiori avranno la possibilità di partecipare a proiezioni e incontri con autori e autrici.