The Performance, Shira e Jeremy Piven insieme a Roma

I due fratelli ospiti alla Festa del Cinema con il primo film realizzato in coppia

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The Performance Jeremy Piven

È Jeremy Piven il protagonista principale del The Performance diretto dalla sorella Shira Piven (Fratellastri a 40 anni, Fully Loaded). Un’occasione inedita di lavorare insieme della quale i due parlano alla Festa del Cinema di Roma 2023, dove il film è stato presentato nella sezione Grand Public. Con l’attore di Entourage e Mr Selfridge, nel cast, anche Robert Carlyle, Maimie McCoy, Adam Garcia, Isaac Gryn e Lara Wolf a raccontare la storia di bravissimo ballerino di tip tap ebreo-americano Harold May.

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La stessa del racconto di Arthur Miller pubblicato sul The New Yorker di cui questo è un adattamento e che vede la compagnia del ballerino invitata – durante una tournée in Europa – a esibirsi a Berlino. Uno spettacolo unico, il coronamento di una carriera, che però potrebbe portarli sul palco davanti a Adolf Hitler, nel 1937.

Come è nata questa prima volta insieme?

Jeremy: Mia madre mi ha mostrato la storia breve pubblicata sul The New Yorker dicendomi che avrebbe potuto essere un bel film e io, che come molti italiani sono un mammone, faccio tutto quello che mi dice mia madre. Ha avuto ragione. Anche perché mia sorella l’ha adattato meravigliosamente con Joshua Salzberg.
Noi siamo cresciuti in una famiglia di artisti, lavorando insieme. Ed è stato incredibilmente naturale lavorare con lei. È stata l’esperienza più bella per me, nonostante io abbia fatto circa 80 film. E nonostante i tanti registi con cui ho lavorato, lei è stata la migliore attrice e regista che io abbia mai avuto

The Performance Jeremy Piven

Shira: È uno di quei casi così rari, così belli, che non ci si poteva rinunciare. C’era qualcosa di così umano e complicato nei personaggi di Arthur Miller, ma anche cose più grandi, una lotta reale tra bene e male, letta attraverso l’interiorità.
Quanto a Jeremy, ovviamente l’ho visto recitare in tanti film e serie, per me è stato entusiasmante poter lavorare con lui. In un certo senso sapevo di cosa era capace. sapevo di dovergli lasciare spazio, di lasciargli fare le sue scelte. Entrambi improvvisiamo molto, e sul set abbiamo lasciato spazio alla libertà e all’umanità di ciascuno e la performance di Jeremy è stata molto forte, molto emotiva.

C’è stato anche un grande lavoro sul materiale d’archivio, di che tipo?

Shira: Per me è stato importante trovare il modo di essere autentica riguardo l’aspetto storico, di far sentire cosa significasse davvero il senso del vivere questa esperienza allora. Amo molto la pellicola, e i video di una volta, in generale, e l’8mm in particolare, e volevo trovare un modo per incorporare questo con delle riprese d’archivio, e la sceneggiatura si è evoluta in modo da riuscirci.

Un film d’epoca che però parla anche all’oggi, che ne pensate?

Purtroppo sono cose che succedono di nuovo, e continuano a succedere. Il film si svolge nel 1937 e non vorremmo che ci fossero mai più vittime innocenti. Penso si dovrebbe imparare dalla storia e questo film è il nostro contributo alla conversazione su quanto succede oggi. Io sono orgoglioso di aver potuto raccontare questa storia. Era una sceneggiatura così bella e specifica che per me è stato importante il fatto stesso di essere presente come attore.

 

The Performance Jeremy Piven