A TRIESTE RITORNA LO SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL

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I CormoraniSono sette le opere prime italiane in concorso quest’anno nella sezione Nuove Impronte di ShorTS International Film Festival di Trieste: film ancora inediti o poco visti nelle sale cinematografiche, realizzati da registi italiani al loro esordio nel lungometraggio. E per la prima volta in assoluto nella storia di ShorTS, tra le opere che saranno proiettate al Cinema Ariston dal 1 al 9 luglio 2016, c’è anche un’anteprima nazionale: I Cormorani, esordio dietro la macchina da presa di Fabio Bobbio. Tra i film in concorso spicca poi Arianna di Carlo Lavagna, regista in corsa per i Nastri D’Argento in cui recita anche l’attrice di origini friulane Valentina Carnelutti, che sarà ospite del festival.

ShorTS International Film FestivalAttraverso la sezione Nuove Impronte, ShorTS International Film Festival vuole dare risalto a un volto inedito o comunque poco noto della cinematografia italiana e della sua produttività: registi emergenti che dal cortometraggio si sono cimentati per la prima volta nella realizzazione di un lungo, autori indipendenti, sperimentali, audaci o magari già in grado, fin dal loro esordio, di pensare in grande. Questo per offrire una panoramica non esaustiva, ma certamente indicativa su ciò che è, o ciò che potrebbe essere, il cinema italiano del prossimo futuro. 
Novità di quest’anno il Premio Sindacato Critici Cinematografici Italiani alla Miglior Opera Prima la cui Giuria è composta dai critici Adriano De Grandis, Nicola Falcinella e Giona A. Nazzaro del SNCCI. Oltre alla Giuria Internazionale Nuove Impronte anche il pubblico in sala tramite schede di votazione assegnerà il Premio del Pubblico Bakel. A essere premiati non saranno solo le migliori opere prime, ma anche il miglior attore e attrice protagonisti. Le proiezioni si svolgeranno presso il Cinema Ariston.

AriannaIl filmo conduttore delle opere in concorso, come afferma Beatrice Fiorentino, critico cinematografico e curatrice della sezione, è la ricerca di un’identità in un periodo storico privo di certezze:
«C’è un stato di inquietudine che accomuna tutte le opere del concorso. I personaggi che le abitano sono alla perenne ricerca di qualcosa o di qualcuno, attraversano una fase di incertezza o si muovono alla conquista della propria identità attraverso un percorso di indagine, di esplorazione, di osservazione. Una tensione che va interpretata come espressione di un’epoca instabile come quella in cui viviamo, priva di certezze, punti di riferimento e in costante divenire».