DI MARCELLO GAROFALO
âTerminator: Genisysâ, nasce come il primo capitolo di una trilogia a sé stante e al tempo stesso funge da reboot. E a 67 anni Arnold Schwarzenegger è di nuovo, in carne e ossa (meccaniche), e con l’aiuto di un po’ di make-up digitale, il T-800 in perenne lotta controSkynet.Dopo alcuni tentativi falliti di coinvolgere Kathryn Bigelow e poi Ang Lee alla regia, il film è stato diretto da Alan Taylor (âPalookavilleâ, alcuni episodi di serie televisive di successo quali âI Sopranoâ , âMad Menâ e âIl trono di spadeâ, nonché âThor: The Dark World).
Il primo teaser del film rivelava il classico endoscheletro del T-800 raffigurato come un monolite fatiscente, sullo sfondo del tema musicale del franchise composto da Brad Fiedel; âTerminator: Genesisâ era il titolo di lavorazione scelto,ma al termine delle riprese è stato cambiato in âTerminator: Genisysâ.La Paramount Pictures ha confermato che il cambiamento è rilevante aifini della trama.
Una âweirdo-curiositàâ riguarda il âRatingâ (Visto censura) dei film della serie: il terzo âTerminatorâ (âTerminator 3-Le macchine ribelliâ, Jonathan Mostow 2003) fu classificato âRâ (minori di 17 anni accompagnati) per la violenza presentata in dosi massicce e anche per una (paradossale) âbrief robot nudityâ (sic!): il nuovo film ha invece raccolto il âPG 13â (minori di 13 anni accompagnati) per âintense sequenze di violenza sci-fi, sparatorie dappertutto, e per una âpartial nudityâ, riferita al nudo di Emilia Clarke, piuttosto che a quello posteriore del robot T-800 interpretato dall’ ex Governatore della California.
Holy Socks, i tempi cambiano e i nudi pure!