#CiakInMostra: SARANNO 10 GLI ESORDIENTI ALLE GIORNATE DEGLI AUTORI

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Nel programma della sezione promossa da Anac e 100Autori, collaterale alla 72. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, ci saranno ben dieci autori esordienti, italiani ed internazionali.

Giornate degli autori«Al fianco di autori collaudati come Julie Delpy, Michael Rowe, Vincenzo Marra o Angèse Varda e Carlos Sura, ci sarà la sicurezza e la professionalità di giovanissimi autori che vogliamo far conoscere agli addetti ai lavori ». Sono le parole di Giorgio Gosetti, direttore delle Giornate degli Autori: Venice Days, che fa notare, con orgoglio, la presenza nel programma di ben dieci esordienti, inseriti, per l’appunto, nell’importante categoria collaterale della Mostra del Cinema di Venezia (2-12 settembre).
Una novità vera e propria, che fa letteralmente il giro del mondo, nel cinema e nello sguardo di dieci registi italiani e internazionali per la prima volta dietro la macchina da presa. Infatti, ci sarà l’australiano Simon Stone con il suo The Daughter (nel cast il premio Oscar Geoffrey Rush!); il polacco Klezmer del regista Piotr Chrzan e Ruchika Oberoi con Island City, un ritratto sull’India metropolitana, a metà tra il dramma e la commedia. Tra loro anche la Cina, con Underground Fragrance, diretto da Pengfei, la Tunisia della regista Leyla Bouzid che porta al Lido A’ Peine J’Ouvre Les Yeux, basato sulla Primavera Araba, gli Stati Uniti di Cecilia Rowlson Hall e il lungometraggio da lei diretto Ma.

Non solo, ad aprire le Giornate degli Autori, sempre un esordiente: El Desconocido, diretto dal regista spagnolo Dani de la Torre. E gli italiani? Ben tre: Carlo Lavagna che porta Arianna, Carlotta Cerquetti con Harry’s Bar e Lorenzo Bergella con la graphic novel Bangland. «I nostri debuttanti non rischiano di sfigurare. Crediamo anzi che saranno autentiche scoperte nel quadro di una Mostra del Cinema che mai come quest’anno ci sembra scommettere sulla qualità e la diversità, fuori da ogni conformismo critico » chiud Gosetti, sicuro del loro talento, all’interno di una Mostra che mai come prima si confronta con l’originalità del talento.

Damiano Panattoni