“MAISON CLOSE”: ARRIVA LA SERIE-SCANDALO SU UN BORDELLO DELL’800

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Le scene di sesso si sprecano. Anzi, si inizia subito con un momento hot. D’altra parte Maison Close – La casa del piacere, in onda su Laeffe (canale 50 del digitale terrestre e tivùsat, 139 di Sky) da ieri, e ogni domenica alle 22.00, è una serie francese (la prima in costume prodotta da Canal +) ambientata in un bordello di lusso parigino, il Paradis, nell’anno di grazia 1871. Gli stessi settimanali francesi, nel presentarla, parlarono di «una rarità sfacciata nella fiction della tv francese » e ne sottolinearono «la rappresentazione della sessualità molto cruda ». Diretta da Mabrouk El Mechri (nel 2008 JCVD, su e con Jean Claude Van Damme), che pur nell’ambientazione rigorosa di fine Ottocento inserisce una colonna sonora pop (si va da Micky Green ai Troggs) Maison Close ha tre protagoniste: Vera (la bella e talentuosa Anne Charrier), Hortense (Valérie Karsenti) e Rose (Jemina West). L’ideatore della fiction, Jacques Ouaniche, così la spiega: «Per più di tre anni ho immaginato e pensato questa serie, in cui l’eroina doveva essere una giovane costretta a prostituirsi in un bordello di lusso agli inizi, in Francia, della Terza Repubblica. L’intento era quello di far scoprire il quotidiano di queste prostituite, prima di tutto donne, e le loro relazioni con gli uomini potenti. Per realizzare gli scenari, abbiamo raccolto una documentazione molto approfondita e ci siamo avvalsi della collaborazione dello storico Jacques Rougerie. Scenografi, costumisti e regista hanno lavorato insieme per creare una perfetta armonia di colori e di atmosfere ». La prima serie (2010) ha riscosso su Canal + un grande successo di pubblico. Tanto è vero che venne messa in cantiere anche la seconda serie (che vedremo sempre su Laeffe), che, purtroppo, non ripetuto gli ascolti della precedente.

Giacomo Airoldi