#STAYSTRONGPARIS: IL MONDO DEL CINEMA URLA IL PROPRIO SGOMENTO

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Sui social network, dopo l’assurdo dramma di Parigi, il mondo della cultura, della musica e del cinema, si è mobilitato, mandando lacrime, preghiere e messaggi di solidarietà

ParigiC’è chi invoca il silenzio, chi manda un pensiero o una preghiera; c’è chi si indigna e sbatte i pugni, chiedendo giustizia, libertà, pace, coraggio. La Rete, in queste ore – e come spesso accade dopo eventi drammaticamente universali – si è letteralmente stretta, anima, testa e cuore, attorno alla capitale francese, ai suoi cittadini e alle inermi vittime di un’insensata brutalità. Persino gli hacktivisti di Anonymus – come era già successo dopo l’incubo di Charlie Hedbo – hanno lanciato una campagna, sotto l’hasthag #OpParis, intenti a rintracciare, nei meandri del Web, i militanti Isis e le loro informazioni passate sotto traccia tra social e chat varie. Insomma, chi in un modo e chi nell’altro, su Twitter, Facebook e Instagram, hanno alzato il drapeau de la France, manifestando cordoglio, vicinanza, compassione all’umanità intera e a Parigi. Una città gettata sull’orlo delle tenebre, faccia a faccia con il male. Ma anche un capitale che è un tripudio di colori, di arte, di profumi, di musica, di cinema. E, tra gli infiniti messaggi postati, taggati, inviati, non potevano mancare quelli di attori, registi, autori che, mischiandosi e unendosi al grido comune, hanno sottolineato ancora una volta che la cultura è l’arma più forte e che la testa, nonostante tutto, resta e resterà alta, ferma, orgogliosa.

bataclanIn un fluire di immagini, evocazioni, ricordi e hasthag (#StayStrongParis, #PrayForParis, #JeSuisParis), dal cinema statunitense a quello italiano, fino naturalmente agli artisti francesi, tutti hanno fatto sentire la propria voce, le proprie lacrime (resteranno drammaticamente impresse quelle di Madonna, sul palco di Stoccolma, cantando Like a Prayer, oppure la commozione degli U2 davanti al Bataclan) e il proprio personale dolore. Tra loro Juliette Lewis che, su Twitter, nel pieno della tragedia, scrive «Il mio cuore è pesante, si può solo pregare ». Mia Farrow, invece, durante quella che è stata la più lunga notte parigina dal dopoguerra ad oggi, posta il livestream di France24. Anche Julianne Moore «Pensa a tutti quelli che sono a Parigi » si unisce alla tragedia. E poi, ancora, Aaron Paul con «Il cuore spezzato per questo mondo », Andie MacDowell che invoca Dio per «Fermare questa follia » e Russell Crowe che «Amo Parigi ». Schwarzenegger dal suo Twitter scrive «Mi si spezza il cuore per la Francia, mando pensieri e preghiere per le vittime », Pablo Trapero, dal suo profilo, posta la foto stilizzata della Torre Eiffel, che è già diventata un simbolo, con una didascalia emblematica: «Orrore ».

In quella notte maledetta, non sono mancati i messaggi di Olivia Wilde e Kristen Dunst e quello velatamente critico di Xavier Dolan con «Il trend numero 1 su FB è #Paris. Il secondo è Jennifer Lawrence che cade sul red carpet. Maledetti, tutti ». Da brividi, il tweet di Guillermo del Toro: «Ero fuori da questa mattina, ho appena visto cosa sta succedendo ». Ben Stiller, poi, si unisce alle preghiere, mentre Jared Leto ricorda che «A Le Bataclan abbiamo suonato di recente. È una tragedia orribile ». Il profilo Twitter di Mathie Kassovitz è invece tappezzato di foto dei dispersi; da Instagram Katie Holmes invia l’hasthag #PrayForParis e Jospeh Gordon-Levitt che «Invio conforto e condoglianze a chi ha perso i propri cari a Parigi ». Un tripudio di dolore, che tocca tutti in egual modo, perché come dice Eric Idle «Possono uccidere gli uomini, ma non uccideranno mai l’umanità. Viva la Francia ». James Woods su Twitter posta la foto del Cristo Redentore di Rio, illuminato con i colori francesi; Matthew Modine, lancia invece un piccolo bagliore di luce «Anche quando è buio, la luce non smette di brillare ». Michael Moore, su Instagram, ricorda che «Parigi, sei la nostra più vecchia amica, la pace sconfiggerà il male ». Omar Sy, nato a pochi chilometri da Parigi, su Twitter, invoca pace, unità e amore, mentre Charlize Theron: «Tutto il mio cuore è a Parigi, nello spirito di Ubunti, siamo tutti collegati ». Dall’Italia, il regista Ferzan Ozpetek lancia un messaggio indicativo: «Se sono entrati in Turchia, ad Ankara, sono ovunque », ricordando gli attentati del 22 ottobre che hanno scosso il Mediterraneo.

U2Continuando, Gilles Lellouche invoca su Twitter all’unità: «Restiamo in piedi, ancora e ancora, Cerchiamo di essere forti, come sempre ». Ancora dall’Italia, Leonardo Pieraccioni Â«È una guerra. Della Follia », scrive su Twitter. Amy Schumer manda, sempre tramite tweet, tutto il suo amore a Parigi, mentre Jessica Chastain cita il Mahatma Gandhi, senza scordare i drammatici hasthag. Jim Strugess pensa ai suoi amici di Parigi e a tutta la città, e Forest Whitaker è «Profondamente addolorato per gli attacchi di Parigi, il mio cuore va a tutti coloro che sono stati colpiti da queste atrocità ». Senza filtri e con tanta rabbia William Friedkin «Parigi, il mondo civilizzato non può tollerare questo ». Continuando, Samuel L. Jackson da Los Angeles manda una lacrima a Parigi e Kristen Bell su Twitter, rimarcando le insensate accuse all’intera comunità islamica, digita «Non si tratta di noi e loro. È solo noi. Solo che alcuni di noi sono pazzi », Luc Besson, sempre via Twitter, posta il suo cuore spezzato, con l’immagine stilizzata (e colorata) della Torre Eiffel. Stessa cosa Kevin Costner, che allega all’hasthag #PrayForParis l’immagine in bianco e nero del simbolo parigino. Emozionante, la foto postata da Seth MacFarlane, con una vignetta a lui inviatagli da Joann Sfar, un vignettista di Charlie Hebdo (che ringrazia per le preghiere, specificando però che la loro fede è la musica, i baci, la vita). Fa impressione, poi, leggere i messaggi dei “supereroi”: Chris Pratt che «Possano questi atti di terrore unire il mondo libero », Mark Ruffalo «Devastato nel vedere la perdita di vita a Parigi, speranza e amore per tutti » e Chris Evans, che scrive su Twitter «Codardi, #StayStrongParis. I miei pensieri sono con voi ». Dunque, un vortice di voci, di parole, di sensazioni. Tutte istintive, tutte umane, eccezionali, per far capire che l’amore e l’empatia sono più forti dell’odio e della paura. Ancora una volta, #StayStrongParis, #StayStrongHumanity.

Damiano Panattoni

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