Cento anni fa, il 19 gennaio 1917, nasceva uno dei padri della commedia italiana: Stefano Vanzina, in arte Steno, il regista di Un americano a Roma, Piccola posta, Un giorno in pretura e, in coppia con Mario Monicelli, di tanti Totò, da Guardie e ladri a Totò e i Re di Roma. I suoi film rimangono fra i classici del cinema italiano, a ricordarci che per lui far ridere era una cosa seria.
E in occasione del centenario della nascita, al grande regista e sceneggiatore sarà dedicata la mostra “Steno, l’arte di far ridere. C’era una volta l’Italia di Steno. E c’è ancora”, dal 12 aprile al 5 giugno alla Galleria Nazionale D’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.
Steno fu maestro nell’accostare nei suoi film situazioni comiche tipiche della commedia tradizionale a una pungente e talvolta amara satira di costume che rifletteva perfettamente l’evoluzione della società italiana alle soglie, durante e dopo il boom economico. Attraverso materiale inedito di famiglia, grazie ai figli Enrico e Carlo Vanzina, con la collaborazione degli archivi Studio EL Cinecittà, Latitudine, la mostra ricostruirà la storia professionale e privata di uno dei più grandi registi italiani: dall’infanzia fino all’ultima opera cinematografica. Ciak è media partner della mostra. E nel 1988, in occasione della sua morte improvvisa, dedicò al suo cinema un omaggio (lo vedete fra le foto della galleria qui sopra), ricordando anche come Steno avesse un intuito particolare per i nuovi talenti comici, come Alberto Sordi e Totò, ma anche Renato Rascel, Lino Banfi, la coppia Tognazzi-Vianello, Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, Enrico Montesano, Gigi Proietti: molti di loro li ritroviamo in mostra tra fotografie, cimeli, audiovisivi, carteggi, testimonianze.
L’esposizione è impostata sulla base del Diario futile, una vera e propria opera pop in cui Steno incollava ritagli di giornale, vignette, appunti e foto dei collaboratori, tratterà la filmografia del regista contestualizzandone il periodo storico, sociale e culturale in cui ha operato. Ci saranno continui parallelismi con il cinema dell’infanzia e degli esordi (il cinema comico) e la nascita della commedia all’italiana, non solo con le riviste umoristiche (“Marc’Aurelio” in primis), ma anche con attori, sceneggiatori e registi che hanno fatto la storia del cinema italiano.
Il percorso monografico è strutturato in due sezioni: la prima, cronologica, tratterà l’infanzia e la formazione con i suoi esordi professionali nelle riviste, in radio e nel teatro di avanspettacolo contestuali all’attività di sceneggiatore e di regista sia nel cinema che in televisione. La seconda, tematica, analizzerà argomenti legati alla figura di Steno tanto nel campo professionale quanto in quello privato: rapporti con la censura, sodalizi con attori e collaboratori, la famiglia e l’attività di scrittore.
La mostra, a cura di Marco Dionisi e Nevio De Pascalis, è prodotta da Show Eventi, in collaborazione con CityFest – il programma di eventi annuali della Fondazione Cinema per Roma presieduta da Piera Detassis.