TotoPalma: ecco chi potrebbe vincere Cannes 70

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I giochi sono praticamente fatti, mancano due giorni alla consegna delle Palme d’oro e si comincia a fare i conti con ciò che si è visto, amato, detestato. In uno degli anni più deludenti nella storia di Cannes, che ha visto in competizione film inadeguati al festival di cinema più importante e del mondo e fuori gara o al Certain regard opere che invece avrebbero meritato di correre per il premio più prestigioso, sono pochi i titoli ad essere sfuggiti alla mannaia della critica, insoddisfatta è insofferente alle proposte di questa 70esima edizione, che avrebbe dovuto essere folgorante, e che invece si è rivelata molto al di sotto delle aspettative. Ma le giurie, si sa, sono imprevedibili e tutto può succedere domenica alla corte di Re Pedro.

Volendo però tirare le somme e ipotizzare un palmares che sia almeno ragionevole, sul palco della sala Lumière dovrebbero salire il russo Andrey Zvyagintsev, che con il suo Loveless, presentato il primo giorno, non ha mai abbandonato la testa e il cuore di chi lo ha visto, il francese Robin Campillo con 120 battements par minute e forse la giapponese Naomi Kawase con Hikari. Alla regina di questa edizione, Nicole Kidman, sempre impeccabile ma mai folgorante, la giuria potrebbe preferire la Diane Kruger diretta da Fatih Akin in In the Fade, oppure la russa Maryana Spivak e la giapponese Ayame Misaki, mentre per gli attori si fanno i nomi dei protagonisti di The Meyerowitz Stories di Noah Baumbach – Adam Sandler, Ben Stiller, Dustin Hoffman – di quelli del già citato film di Campillo e dello svedese Claes Bang, protagonista di The Square di Ruben Ostlund. Ma le sorprese come ogni anno sono in agguato, e nella sala Debussy, dove la stampa assisterà alla premiazione sullo schermo in un clima da stadio, le armi sono già state affilate.

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