UNA STATUA PER I 75 ANNI DI CAPTAIN AMERICA

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A pensarci bene, nessuno – in modo così plateale, oltre che ufficiale – aveva dedicato un riconoscimento di tale prestigio ad un supereroe. Perché, in occasione dei 75 anni dalla nascita di Captain America (apparso per la prima volta su Captain America Comics #1, dando un pugno ad Hitler nella storica copertina datata 1941), la Marvel ha deciso di omaggiarlo con una statua di bronzo alta ben quattro metri. La scultura, di cui è stato rilasciato un bozzetto (disegnato dalla Marvel in collaborazione con la Comicave Sudios), farà il giro degli Stati Uniti. Verrà dapprima mostrata in anteprima al Comic-Con di San Diego (dal 21 al 24 luglio), poi trasportata in diverse città e, infine, verrà definitivamente innalzata nientemeno che nella Brooklyn di Steve Rogers, tra gli alberi di Prospect Park. Ma non solo, per i fan verrà realizzata una miniatura in commercio a tiratura limitatissima (due versioni, una in bronzo in 720 copie, l’altra in peltro in sole 100 copie).

La statua che ritrae il Cap con il mitico scudo, avrà incisa sotto un’affascinante effige: “I’m just a kid from Brooklyn” (“Sono solo un ragazzo di Brooklyn”), posta sopra un’altra dicitura: ”Hometown Pride” (”Orgoglio Cittadino”), come fosse un Patriota, un intellettuale o un Padre Fondatore. La frase, però, non è tratta direttamente dai fumetti di Stan Lee e Jack Kirby, bensì da Captain America: The First Avenger, il primo film stand-alone del Marvel Cinematic Universe in cui Steve Rogers, con il volto di Chris Evans, ha fatto la sua comparsa. Infatti, come ricorderanno i puristi dei comics, nei fumetti Steve Rogers è originario del Lower East Side. Dettagli, viste le innumerevoli storie e versioni dei vari characters Marvel.

Del resto, è una sensazione che si avverte non appena si mette piede nella Grande Mela: lì, i supereroi, ci sono per davvero, sono un simbolo della cultura americana, nati tra gli anni ’40 e ’50, da alcune matite geniali che hanno contribuito ad alimentare l’immaginazione di mezzo mondo. E, proprio a New York, gli uomini-in-calzamaglia (soprattutto Spider-Man, il superhero per eccellenza di NYC) sono considerati dei veri e propri patrimoni: li ritrovi sui manifesti, a farsi le foto con i turisti, nelle campagna pubblicitarie, sui mezzi di trasporto e ora, anche come statue nei parchi, al fianco di Washington, Franklin e Jefferson. Come a dire che, sì, forse non saremo reali, ma ci siamo comunque, vegliamo sulla città, siamo qui per voi. Siamo la rappresentazione della vostra speranza. Così, diventa magico cercare, tra l’Empire e la Freedom, l’Avengers Tower di Tony Stark, oppure sperare di veder volteggiare, tra una ragnatela e l’altra, l’Uomo-Ragno. Alzando gli occhi in quella verticalità senza fine.