Il drammatico racconto della morte e degli eventi che a essa condussero sono al centro del film 40 secondi, film scritto e diretto da Vincenzo Alfieri – in collaborazione con Giuseppe Stasi – e basato sul libro “40 secondi. Willy Monteiro Duarte. La luce del coraggio e il buio della violenza” di Federica Angeli (edito da Baldini+Castoldi), del quale sono iniziate le riprese a Roma, lo scorso 16 giugno.
La lavorazione si protrarrà per sette settimane – anche nei dintorni della Capitale – in vista di una data di uscita al cinema prevista per il 20 novembre 2025, quando sarà distribuito in sala dalla stessa Eagle Pictures che lo produce (e che ha recentemente prodotto anche Il ragazzo dai pantaloni rosa, campione d’incassi al box office).
Come si vede nella prima foto circolata, come protagonista troviamo il Francesco Gheghi di Mani nude e Familia, fresco vincitore del premio Biraghi ai Nastri d’Argento 2025, affiancato da Enrico Borello (La città proibita) e Francesco Di Leva, entrambi con lui in Familia, Beatrice Puccilli (Adorazione, Quell’estate con Irène), Sergio Rubini e Maurizio Lombardi. Un ricco cast nel quale il regista ha voluto includere volti nuovi scovati grazie allo street casting – tra cui Giordano Giansanti e Luca Petrini – per restituire tutta l’autenticità della storia.
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Il film, come è evidente, è ispirato alla tragica vicenda di Willy Monteiro Duarte, il giovane capoverdiano ucciso a Colleferro il 6 settembre 2020 dopo essere intervenuto per difendere un amico durante una lite, e ripercorre le 24 ore che precedono il tragico evento. Ore nelle quali si intrecciano incontri casuali, rivalità e tensioni latenti: un viaggio attraverso la banalità del male che indaga la natura umana e i suoi condizionamenti.
All’epoca, la vicenda di Willy accese un forte dibattito pubblico sul disagio sociale giovanile e sulla violenza gratuita, portando all’attenzione tematiche urgenti come l’integrazione, il rispetto reciproco e la necessità di valorizzare le seconde generazioni nella società italiana.
40 secondi, trama
Un litigio per un semplice equivoco si trasforma in un pestaggio di una violenza inaudita ai danni di Willy Monteiro Duarte, un ragazzo di 21 anni che, in 40 secondi, viene ucciso.
