Teatro, cinema, Napoli e ancora Shakespeare e i suoi “Sonetti”, un insieme di suggestioni, arti e poesia che trovano una sintesi affascinante in Shakespea Re di Napoli, film di Ruggero Cappuccio e Nadia Baldi, presentato alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle, in cui Alessandro Preziosi è protagonista al fianco di Giovanni Esposito, con Jacopo Rampini, Emanuele Zappariello, Peppe Servillo, Elio De Capitani e l’amichevole partecipazione di Nando Paone.
Shakespea Re di Napoli, trama
Shakespea Re di Napoli è la trasposizione cinematografica dell’omonimo spettacolo teatrale di successo firmato da Cappuccio, che dal 1994 ha toccato numerosi palcoscenici in Italia. Il film, ambientato nei primi anni del Seicento, immagina che il grande drammaturgo inglese arrivi a Napoli, sedotto dalla fama artistica della città, per scegliere e rapire un ragazzo e fare di lui un grande interprete di Ofelia, Giulietta e Lady Macbeth (perché all’epoca del teatro elisabettiano non era concesso alle donne di recitare e i ruoli femminili venivano interpretati da attori uomini).
La scelta di Shakespeare ricade su Desiderio, interpretato da Alessandro Preziosi, che, dopo aver trascorso la sua intera giovinezza in Inghilterra, tornato a Napoli decide di raccontare la sua incredibile storia al povero Zoroastro (Giovanni Esposito), personaggio semplice, popolano senza filtri che stenta a credere che il grande drammaturgo possa aver dedicato al suo amico buona parte dei suoi Sonetti.
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Shakespeare e Desiderio
Shakespeare nella sua vita scrisse, oltre alle grandi opere drammaturgiche che tutti conosciamo, 154 sonetti, di cui 128 erano dedicati ad un uomo. L’amore ineffabile, la seduzione e la passione, l’evanescenza della bellezza, la caducità della vita e l’ineluttabilità della morte sono i temi che Cappuccio riprende dall’opera del poeta e traspone sulle labbra di Desiderio.
Alessandro Preziosi, con straordinaria versatilità drammaturgia, interpreta un Desiderio, il desiderio, di Shakespeare e attraverso la lirica dei suoi gesti, del suo linguaggio e delle sue emozioni restituisce un impianto poetico affascinante.
Intervistato da Ciak l’attore napoletano, vero guitto del cinema e del teatro, racconta del piacere di portare la poetica shakespeariana sul grande schermo e del fascino e delle difficoltà incontrate su un set a metà tra cinema e teatro.
