Aline, ironia e trasformismi nel biopic di fantasia su Celine Dion

Il film è uscito il 20 gennaio nelle sale

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LA STORIA – La storia di Aline Dieu, protagonista di Aline – La voce dell’amore, film diretto, cosceneggiato e interpretato dalla francese Valérie Lemercier, in uscita il 20 gennaio con Lucky Red, è ampiamente, ma non fedelmente, ispirata a quella di Céline Dion, la star canadese che ha incantato il mondo con la sua voce. Aline nasce in Québec in una famiglia eccezionalmente numerosa e sin da bambina dimostra di avere sorprendenti doti canore tanto da raggiungere ben presto un grande successo, si innamora del suo produttore, lo sposa e diventa una delle cantanti più note e apprezzate al livello mondiale.

IRONIA E TRASFORMISMI PER UNA STORIA DI FANTASIA – Lemercier tiene a sottolineare che il film non rappresenta la biografia ufficiale di Céline Dion, molte parti della storia sono infatti inventate. Aline si prende diverse libertà e segue i toni brillanti e a volte un po’ bizzarri del lato propriamente comico della regista e attrice, che non ha esitato a ricoprire ogni ruolo possibile nella realizzazione della sua opera. Con una sorprendente autoironia, Valérie Lemercier interpreta la protagonista del film in ogni fase della sua vita fino alla mezza età, comprese le scene in cui Aline è una bambina, per le quali il corpo e il viso dell’attrice sono stati modificati digitalmente in fase di post-produzione. Solo i brani musicali, quelli originali di Céline Dion, sono stati realizzati dalla cantante francese Victoria Sio. Lemercier compone un racconto romantico, scintillante e stravagante, ma indubbiamente celebrativo, della vita e della inebriante ascesa al successo di questa straordinaria cantante.

LO ASPETTIAMO PERCHÉ... Presentato fuori concorso al 74° Festival di Cannes, Aline è stato accolto con grande favore in Francia, dove l’attrice e regista è ormai nota e apprezzata anche per il suo stile a volte buffo, ma ha ricevuto critiche meno benevole all’estero. La scelta di Lemercier in particolare di interpretare il ruolo della protagonista anche da bambina ha suscitato perplessità.