Bohemian Rhapsody e quella scena ‘inguardabile’ per il montatore: “Vorrei mettermi una busta in testa per non vederla”

Tanto successo, ma anche tante critiche per il biopic del 2018 su Freddie Mercury

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I numeri ottenuti da Bohemian Rhapsody parlano chiaro: oltre 910 milioni di dollari al botteghino di tutto il mondo e ben 4 Academy Awards portati a casa. Un successo indiscutibile ed eccezionale, ma non c’è Oscar o risultato al box office che possano arginare l’ondata di critiche rivolte al biopic diretto da Bryan Singer. Non tutti gli spettatori si sono schierati dalla stessa parte e ancora storcono il naso per l’eccessiva – a loro detta – esaltazione del film.

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Le critiche al miglior montaggio

Tra le varie statuette vinte da Bohemian Rhapsody agli Oscar c’è anche quella per il Miglior Montaggio a John Ottman, scelta che ha scatenato una valanga di polemiche. Tempo fa, ad esempio, venne messa in esame, diventando virale, la scena in cui i Queen incontrano ai tavoli esterni di un pub il loro futuro manager John Reid. Lo stesso John Ottman ha dichiarato di vergognarsi di fronte a quelle immagini. Vediamola:

Ritmi sbagliati, tagli immotivati e inquadrature sconnesse non passano inosservati, in effetti. Ottman aveva già collaborato con Bryan Singer in numerose pellicole, tra cui Public Access, I soliti sospetti, L’allievo, X-Men 2, Superman Returns, Operazione Valchiria, Il cacciatore di giganti, X-Men: Giorni di Un futuro passato e X-Men: Apocalisse, oltre a vantare una rinomata carriera a Hollywood e il rispetto dei colleghi. Un errore del genere è sembrato a molti ingiustificabile e non meritevole dell’Oscar. La replica del montatore è arrivata in un’intervista con il Washington Post nella quale ha ammesso il suo imbarazzo, rivelando anche alcuni retroscena sulla sua realizzazione:

“È una delle scene girate da Dexter Fletcher nel post-estromissione di Bryan Singer. Fletcher ha lavorato principalmente ai passaggi dedicati alle relazioni di Freddie insieme a quelli sulla creazione di We Will Rock You e Another One Bites the Dust. Ma anche la storyline è stata rivista un po’ tanto che i dialoghi nel meeting fra la band e John Reid non hanno più alcun senso”.

Ogni volta che la vedo vorrei mettermi una busta in testa perché non rispecchia la mia estetica. Se mai dovessimo fare una versione estesa del film dove avrò la possibilità di inserire un paio di scene la rimonterei!”