Cannes 2022, il Festival allenta le misure di sicurezza contro il COVID

il segretario generale del Festival di Cannes François Desrousseaux fa sapere che mascherine e test COVID non saranno più necessari

0

Il Festival di Cannes si approssima alla sua partenza, il 17 maggio la cittadina della Costa Azzurra aprirà le sue porte a star, membri dell’industria cinematografica e media di tutto il mondo che quest’anno non dovranno più vedersela con test COVID e restrittivi protocolli di sicurezza per la salute.

Il regime di prevenzione contro la diffusione del virus COVID quest’anno al Festival di Cannes subirà un netto allentamento. Lo scorso anno a luglio i partecipanti alla kermesse hanno dovuto sottoporsi a rigidi protocolli di sicurezza che, data l’ancora scarsa diffusione dei vaccini all’epoca, prevedeva, oltre all’uso di mascherine obbligatorie all’interno degli ambienti del Festival, anche un test covid da effettuare ogni 48 ore.

Quest’anno il segretario generale di Cannes François Desrousseaux, che negli ultimi due anni ha elaborato i protocolli con gli organizzatori del festival, i produttori e le autorità regionali di Cannes, ha fatto sapere al magazine Variety che le prove di vaccinazione e i test sanitari che certificano l’immunità dal virus sono stati aboliti.

Dato che il pass sanitario non è più in vigore in Francia, gli ospiti non dovranno mostrare una prova di test o vaccinazione per entrare al Palais”, ha detto Desrousseaux. Il dirigente ha affermato che “probabilmente la maggior parte dei partecipanti sarà comunque vaccinata, perché la Francia ha reso molto complicato l’ingresso nel Paese dei viaggiatori non vaccinati“. Ha anche sottolineato che circa il 95% della popolazione adulta in Francia ha già ricevuto due dosi di vaccino.

Al 29 aprile, i casi di COVID in Francia erano diminuiti del 30%, segno che il tasso di infezione sta rallentando. Tuttavia, i festival cinematografici e le grandi cerimonie di premiazione come Oscar e British Academy Film Awards hanno registrato numerosi casi di COVID.

Desrousseaux ha affermato che l’assenza di test obbligatori dovrebbe rappresentare un sollievo per tutti coloro lo scorso anno hanno dovuto sottoporsi a un impegnativo test salivare ogni due giorni in un laboratorio adiacente al Palais.

Sebbene Cannes non allestirà più tale laboratorio, gli ospiti potranno ugualmente sottoporsi a un test PCR in un centro situato nella città di Cannes, a cinque minuti a piedi dal Palais. I cittadini non francesi verranno dovranno pagare 43 € per effettuare tale test, ha affermato Desrousseaux.

Un altro grande cambiamento rispetto allo scorso anno riguarda le mascherine che al chiuso non saranno più obbligatorie, ma solo fortemente raccomandate. Desrousseaux però ha fatto sapere che lo staff di Cannes le indosserà ugualmente. Ha sottolineato che il Palais des Festivals è stata la prima sede congressuale in Francia a ricevere l’etichetta GBAC STARTM (una certificazione americana rilasciata dal Global Biorisk Advisory Council) e l’etichetta eCOVID. “Ciò significa sostanzialmente che il Palais rafforza le procedure di pulizia e utilizza sensori di CO2 di alta gamma, che vengono verificati due volte al giorno, e rinnoviamo costantemente l’aria condizionata“, ha chairito il dirigente.

Un paio di iniziative verranno riproposte per questa 75a edizione del Festival di Cannes. Ad esempio, l’ufficio medico situato all’interno del Palais sarà dotato di un team dedicato al COVID-19, nonché di un call center chiamato Conciergerie Medicale che offrirà agli ospiti internazionali consigli su come muoversi nel sistema medico francese e ottenere un appuntamento dal medico. La videoconsulenza sarà gratuita e potrà essere programmata entro 24 ore su richiesta.

Guardando indietro all’efficienza del protocollo sanitario più rigoroso dello scorso anno, Desrousseaux ha affermato che ci sono stati solo fino a 10 casi positivi su 1.500 test al giorno. “Negli ultimi giorni, il numero di casi era salito a 20 perché la terza ondata stava per iniziare, ma siamo stati davvero fortunati ad evitarla“, ha detto.

In termini di partecipazione, Desrousseaux ha affermato che il festival è sulla buona strada per accogliere circa 35.000 ospiti accreditati, rispetto ai circa 24.000 dell’anno scorso. Il picco maggiore di partecipazione proviene dal Nord America e dall’Europa occidentale.