Carlos Saura è morto a 91 anni

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Carlos Saura

Carlos Saura, il grande regista spagnolo, è morto all’età di 91 anni. Il decesso è avvenuto a Madrid, a seguito di una crisi respiratoria.

Nato nella provincia di Aragon nel 1932, Saura ha iniziato la sua attività come cineasta durante il regime di Franco, subendo come molti suoi colleghi tagli e censure in patria, ma facendosi invece conoscere e apprezzare internazionalmente per il suo cinema, vincendo premi in numerosi festival in giro per il mondo.

Fu anche uno dei sostenitori della petizione per riabbracciare in Spagna il maestro Luis Bunuel. Molto importante nella vita di Saura è stato il rapporto, artistico e sentimentale, con Geraldine Chaplin, figlia di Charlie, con cui ha girato ben otto film, tra cui Frappè alla menta, con vinse l’Orso d’argento al Festival di Berlino del 1968, e Cria Cuervos, Premio della giuria al Festival di Cannes del 1976. I due hanno avuto anche una figlia insieme.

Nel 1981 vince l’Orso d’oro con In fretta in fretta, e l’inizio degli anni Ottanta segna anche il suo progressivo interesse nei confronti della danza, a cui dedica numerosi film e che lo vede collaborare per anni con il ballerino e coreografo Antonio Gades. Nozze di sangue, Carmen Story, Tango (uno dei sei film di Saura fotografati da Vittorio Storaro) sono solo alcuni dei film che esaltano l’arte del movimento.

Candidato tre volte all’Oscar per il miglior film straniero, non è mai riuscito a conquistare l’ambita statuetta.

L’ultimo film di Carlos Saura si intitola Walls Can Talk, un gustoso film che mette a confronto l’arte preistorica con le forme espressive contemporanee della street art. Presentato in anteprima al Festival di San Sebastian nello scorso settembre, sarà distribuito prossimamente in Italia da Movies Inspired.