L’architettura protagonista al cinema, dal castello semovente del mago Howl a Villa Necchi Campiglio, da Villa Malaparte alla Sheats-Goldstein Residence, alcune fra le più iconiche e affascinanti dimore della storia della settima arte saranno sullo schermo del Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma dal 26 giugno al 24 luglio. Fondazione Cinema per Roma e MAXXI realizzano infatti Cinémaville, rassegna cinematografica – organizzata nell’ambito di Estate al MAXXI 2024 – nella quale verranno presentati al pubblico quattro film diretti da autori di culto come Hayao Miyazaki, Luca Guadagnino, Jean-Luc Godard, Joel ed Ethan Coen.
Le proiezioni – a ingresso gratuito fino a esaurimento posti disponibili – si terranno nell’Auditorium del MAXXI a partire dalle ore 21, nell’ambito del ciclo organizzato in occasione della mostra “Ambienti 1956-2010. Environments by Women Artists II” in programma al museo capitolino fino al prossimo 20 ottobre.
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La programmazione sarà inaugurata, mercoledì 26 giugno, da Il castello errante di Howl, scritto e diretto da Hayao Miyazaki, prodotto dallo Studio Ghibli e candidato all’Oscar come Miglior film d’animazione. L’opera del maestro giapponese, presentata in concorso alla 61. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, è uno dei capolavori dell’animazione contemporanea: al centro della narrazione, la misteriosa residenza del mago Howl, un castello in grado di spostarsi da un posto all’altro, prodigio meccanico al cui interno si mescolano elementi gotici, barocchi, vittoriani e fantastici.
Mercoledì 10 luglio, si terrà la proiezione di Io sono l’amore di Luca Guadagnino, presentato in anteprima alla Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti e, successivamente, nei maggiori festival internazionali, da Berlino a Toronto fino al Sundance. Il regista siciliano racconta la storia della famiglia Recchi in una Milano monumentale, imponente ed elegante in cui spicca Villa Necchi Campiglio, progettata dell’architetto Piero Portaluppi, splendido esempio di architettura razionalista e art déco.
Martedì 16 luglio il pubblico potrà assistere a Il disprezzo, capolavoro del cineasta francese Jean-Luc Godard, ambientato in una location d’eccezione, Villa Malaparte, situata nell’estremità orientale dell’isola di Capri: l’edificio progettato da Adalberto Libera, meraviglioso esempio di integrazione tra modernità e ambiente naturale, fornisce una straordinaria scenografia per la fine dell’amore fra Emilia, interpretata da Brigitte Bardot, e suo marito Paolo, l’attore Michel Piccoli.
La rassegna si chiuderà, mercoledì 24 luglio, con la proiezione de Il grande Lebowski, uno dei film più applauditi dei fratelli Joel ed Ethan Coen. Elegia d’una marginalità di gran classe, la storia di Jeffrey ‘Dude’ Lebowski, magistralmente interpretato da Jeff Bridges, si svolge nella Los Angeles dei primi anni Novanta. Fra i luoghi più spettacolari del film, la villa del produttore cinematografico Jackie Treehorn (Ben Gazzara): si tratta della Sheats–Goldstein Residence, disegnata e costruita dall’architetto statunitense John Lautner.
Prima di ciascun film, sarà proiettato il cortometraggio Una settimana di Buster Keaton. Nel primo capolavoro realizzato dal maestro statunitense, due novelli sposi ricevono in dono una casa mobile da costruire, ma un ex-pretendente della ragazza cambia tutti i numeri presenti sulle casse dei materiali da assemblare. Il risultato è una parodia irresistibile, uno dei migliori corti della storia del cinema.
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