Cloris Leachman, L’ultimo spettacolo

Se ne va una delle più grandi interpreti della storia del cinema americano. E no, non è stata solo Frau Blücher

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Avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 30 aprile Cloris Leachman. Se n’è andata invece il 26 gennaio del 2021 una delle più grandi attrici della storia del cinema, della televisione e del teatro americano.

Non è un’esagerazione, Cloris Leachman aveva un dono

Quello di saper passare nella stessa scena dal dramma al comico, risultando sempre assolutamente vera. Come poche altre attrici è riuscita a trasmettere i traumi e le nevrosi delle donne americane attraverso mezzo secolo. Lei, che dell’America è stata quasi Miss, arrivando tra le sedici finaliste al concorso di bellezza per eccellenza. Un’esperienza che le fruttò una borsa di studio che le permise di frequentare l’Actors Studio e di studiare recitazione seguendo gli insegnamenti di Elia Kazan.

Questo la portò molto presto a debuttare sul palcoscenico

Un talento cristallino riconosciuto da Katherine Hepburn, che la volle al suo fianco a Broadway per una produzione di Come vi piace di Shakespeare. Cloris Leachman aveva la strada segnata, come successo a molti grandissimi interpreti, quella della caratterista, ma certamente questo non ha sminuito l’importanza del suo lavoro.

Donna intelligente e pratica, aveva capito che il futuro era la televisione, che è stata la sua principale attività nel corso degli anni Sessanta, macinando apparizioni in serie di successo che le permisero di lavorare e di essere la madre migliore possibile per i suoi cinque figli. Tra queste, anche una delle puntate più importanti di Ai confini della realtà, il mitico episodio It’s a Good Life, diventato poi il segmento di Joe Dante del film degli anni Ottanta.

Se non avesse dimostrato a ogni sua apparizione il suo valore, Cloris Leachman non sarebbe stata scelta da Peter Bogdanovich per lo struggente ruolo di Ruth Popper ne L’ultimo spettacolo. Una parte che sembrava scritta per lei, in uno dei film più belli della storia del cinema americano. Le avrebbe fatto guadagnare un Oscar e un BAFTA come miglior attrice non protagonista e fatto iniziare la seconda parte della sua carriera, equamente divisa tra cinema e televisione e ricca di successi.

Cloris Leachman

Mel Brooks le avrebbe regalato il ruolo per cui è entrata in eterno nella storia del cinema, quello di Frau Blücher in Frankenstein Jr.

In televisione sarebbe stata per sette anni Phyllis Lyndstrom, la nevrotica borghese americana per eccellenza che le portò anche un Golden Globe. Un personaggio nato come secondario nel Mary Tyler Moore Show, uno dei programmi di maggiore successo nella storia della tv americana, che si sarebbe poi guadagnato una serie tutta sua, una donna impaurita e coraggiosa tratteggiata con sarcasmo e compassione e che racconta quegli anni Settanta, confusi e segnanti per gli Stati Uniti, meglio di tante altre storie.

Cloris Leachman

Donna straordinariamente intelligente e spiritosa, politicamente e socialmente impegnata (ha posato vestita solo di ortaggi in una campagna per la PETA solo pochi anni fa)  Cloris Leachman non ha mollato fino a che le è stato possibile. Ha partecipato a Ballando con le stelle a 82 anni, è stata una delle divinità di American Gods e la sua ultima apparizione, nel 2019, è nel revival di un classico moderno della televisione americana, Mad About You. Quando nel 2016, in un’intervista per The Hollywood Reporter, un giornalista ebbe l’infelice idea di chiederle se stesse pensando di ritirarsi, la risposta di Cloris è stata un sonoro “Fuck You“.

Se la si dovesse paragonare a qualche sua collega, sarebbe senz’altro Agnes Moorehead. Anche lei nata sulle assi del palcoscenico per poi venire scelta da un enfant prodige esordiente al cinema, un tal Orson Welles, che la volle per il ruolo della madre di Charles Foster Kane. Anche Moorehead ha servito da caratterista per tutta la vita, e fu la televisione a renderla popolare, grazie al ruolo di Endora in Vita da strega.

Pezzi di storia della recitazione. Ma per entrambe elencare semplicemente la filmografia non ha molto senso. Ogni ruolo di Cloris Leachman, anche quello apparentemente più insignificante, ha avuto un significato ben preciso nella sua carriera e nel suo essere stata su questa terra.

E per fortuna è stato un lungo viaggio.