È morto Silvio Berlusconi

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Silvio Berlusconi si è spento all’ospedale San Raffaele di Milano all’età di 86 anni. Il leader di Forza Italia era tornato al San Raffaele lo scorso venerdì, dopo un lungo ricovero — di 45 giorni — terminato poche settimane fa, a causa di una polmonite e di una forma di leucemia. In mattinata, il fratello Paolo e i figli, Marina, Eleonora, Barbara e Pier Silvio, erano accorsi in ospedale, dove già si trovava Marta Fascina.

L’ex Presidente del Consiglio nella sua vulcanica attività imprenditoriale è stato un punto di riferimento per il comparto industriale audiovisivo italiano. Le tre reti del gruppo Mediaset, a cui negli anni si sono affiancate le emanazioni pay e i canali in chiaro del digitale terrestre, hanno forgiato l’immaginario italiano dagli anni Ottanta in poi.

Canale 5, Italia 1, Rete 4 sono state le prime competitor del servizio pubblico, creando un’alternativa culturale e sociale alla fruizione televisiva di stato.

Nel 1987 fonda la Silvio Berlusconi Communications, produzione e distribuzione cinematografica che sarebbe poi diventata Medusa Film, per molti anni in duopolio con Rai Cinema e in competizione con le major americane per la leadership del mercato cinematografico italiano. In casa Medusa sono nati campioni del box office come Aldo, Giovanni e Giacomo, Checco Zalone e tanti altri nomi di spicco della commedia italiana degli ultimi 30 anni.

Ha vinto anche due Oscar come Miglior film straniero, con Mediterraneo e La grande bellezza, diretto da quel Paolo Sorrentino che poi Silvio Berlusconi lo avrebbe raccontato, a modo suo, nel dittico Loro.

L’attività del gruppo capitanato dal Cavaliere nel cinema ha abbracciato negli anni anche  altre zone d’interesse.

Un circuito di sale cinematografiche, la catena di videonoleggi Blockbuster, l’editoria cinematografica, con lo stesso Ciak quando faceva parte del gruppo editoriale Mondadori, ma anche 35mm.it, uno dei primi magazine di cinema on line all’inizio degli anni 2000.