Corpo Libero, i primi episodi alla Festa del Cinema di Roma

La nuova serie di Paramount+ indaga il lato più oscuro della ginnastica artistica e tiene il pubblico incollato allo schermo

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“Unico corpo, unico cuore”: è questo il motto che unisce le cinque atlete protagoniste di Corpo Libero, la serie di Valerio Bonelli e Cosima Spender mostrata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma.

La narrazione si apre con il suggerimento di un avvenuto omicidio, e zigzaga in avanti e indietro tra l’interrogatorio della giovane Martina (Alessia De Falco) e i suoi ricordi di quella che doveva essere “la settimana più fantastica della sua vita”, quella di ritorno alla competizione dopo un anno di fermo a causa di un infortunio. Per la qualificazione alla finale Martina e le sue cinque compagne si ritrovano ad alloggiate in un albergo sperduto tra le montagne d’Abruzzo, che presto si fa simbolo di una prigionia ben più profonda. Durante il soggiorno una delle atlete viene uccisa… ma da chi?

L’indagine parte a largo giro, sonda gli infausti presagi che hanno dato il via alla settimana – un cervo investito che, come sostiene Carla (Giada Savi) “è simbolo di rinascita e innocenza”. La stessa innocenza che ognuna di loro sembra aver perduto troppo presto, allorché la narrazione scava nel torbido di questa “famiglia” che è la squadra. E non si tratta tanto – o quantomeno non solo – dell’omicidio, quanto più del fatto che quasi nessuna delle protagoniste sembra amare quello che fa.

“Io odio la ginnastica artistica” sostiene addirittura Martina quando viene interrogata, “eppure non riesco a farne a meno”. È una sorta di limbo, quello dello sport, che vede le ragazze sole e intrappolate in un loop d’incomprensioni, cattiverie e competizione disumana, di ossessione per la perfezione e drammi dovuti alla consapevolezza della caducità del loro stato di grazia. Mettere su peso è un problema, crescere è un problema, cercare aiuto è negli adulti che credono in te è un problema e persino rivolgere la parola a quelle della squadra avversaria lo è. Eppure, per desiderio o costrizione, ognuna di loro è finita in questo girone infernale che si è fatto vita, luce e aria da respirare.

I primi due episodi hanno saputo catturare lo sguardo e l’attenzione del pubblico in sala. Per il resto, si dovrà aspettare l’esordio su Paramount+, il prossimo 26 ottobre.